sabato 8 giugno 2024

08.06.2024 - Is 61,9-11 - Lc 2,41-51 - Tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo.

Dal libro del profeta Isaìa - Is 61,9-11

Sarà famosa tra le genti la loro stirpe,
la loro discendenza in mezzo ai popoli.
Coloro che li vedranno riconosceranno
che essi sono la stirpe benedetta dal Signore.
Io gioisco pienamente nel Signore,
la mia anima esulta nel mio Dio,
perché mi ha rivestito delle vesti della salvezza,
mi ha avvolto con il mantello della giustizia,
come uno sposo si mette il diadema
e come una sposa si adorna di gioielli.
Poiché, come la terra produce i suoi germogli
e come un giardino fa germogliare i suoi semi,
così il Signore Dio farà germogliare la giustizia
e la lode davanti a tutte le genti.
1. Il profeta descrive il popolo eletto da Dio. ESSO È DISTINTO DA TUTTI ed è riconosciuto per ciò che ha avuto in dono: La GRAZIA SOVRABBONDANTE DI DIO. Il suo vivere è fatto di GIUSTIZIA perché in esso è DIMOSTRATO ED È MANIFESTATO CHI È COLUI che l’ha eletto.

2. Il motivo di TANTA GIOIA è un'avvenenza nuova che il Signore ci conferisce, espressa attraverso l'immagine di vesti nuove, di un mantello, di gioielli e di un diadema, TUTTI SIMBOLI DELLA VERA BELLEZZA CHE IL SIGNORE CI DONA, VALE A DIRE LA GRAZIA. La grazia ci rende “graziosi”.

3. Altra immagine, indicata dal profeta, pone l’attenzione sul germogliare. La metafora è invito a scorgere che IL TEMPO NUOVO È SOLO L’INIZIO; È ANNUNCIATO IN ‘GERME’, MA ESSO È DESTINATO A CRESCERE e a portare il frutto della benedizione e della lode a tutti i popoli. QUANTO IL SIGNORE HA FATTO PER ISRAELE DIVENTA SEGNO DI BENEDIZIONE E PROMESSA DI SALVEZZA PER TUTTI I POPOLI. 

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+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 2,41-51

I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.
Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.
Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore.

I genitori trovano Gesù nel tempio tra i saggi, dialoga con loro e MOSTRA UNA SAGGEZZA STUPEFACENTE. I bambini, se li ascoltiamo, hanno intuizioni che ci lasciano sbalorditi. 
Gesù afferma che deve "ESSERE" NELLE COSE DEL PADRE SUO. L'essere diviene autentico SOLO IN RELAZIONE CON DIO. Siamo veramente noi stessi quando coltiviamo la relazione con il Signore. E LA VITA DIVENTA MENO ANGOSCIANTE...
In più la RELAZIONE CON DIO PERMETTE A GESÙ DI TORNARE A NAZARET restando sottomesso ai genitori, riconoscendone la loro autorità. Non ha alcun bisogno di fare il ribelle! SE SO CHI SONO IO IN DIO, POSSO ACCOGLIERE CHI SEI TU...

 

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