martedì 3 giugno 2025

SAMUEL LE BIHAN

SAMUEL LE BIHAN

Dimenticate “I 7 pilastri del successo”, lasciate perdere “Come diventare una persona migliore in 10 passi”. Per Samuel Le Bihan, attore francese noto per il ruolo del burbero e umano Alex Hugo, lo sviluppo personale non passa da un bestseller acchiappa-like, ma da un libro millenario che quasi nessuno considera quando si parla di “self-help”: il Vangelo.

 Ospite del podcast Les Lueurs, domenica 11 maggio, l’attore non ha usato mezze parole: “Il Vangelo è il miglior libro di sviluppo personale al mondo”. Detto da uno che ha vissuto la strada in salita, fatto i conti con la rabbia e un feroce bisogno di libertà, non suona come una frase di circostanza, ma come una rivelazione. “Non riesco a credere che dopo due pagine non hai trovato la risposta al tuo problema”, ha insistito. Boom.

 Nessun tono da predicatore, nessuna morale imposta. Le Bihan descrive la Parola di Dio con una semplicità disarmante: “Non giudica mai, non impone mai. È l’esperienza di un uomo che ha vissuto, che ha amato, che ha sofferto. E che, per essere diverso, è stato sacrificato.” Il riferimento, ovviamente, è a Gesù. Ma non in chiave mistica o lontana: Gesù, per lui, è un uomo che si cala nelle vite altrui, che tende la mano senza distinguere tra santi e criminali. Un modello, sì. Ma anche una guida pratica.

 Tra bestseller da aeroporto e influencer del cambiamento, ecco la proposta choc: tornare al Vangelo.

Nel tempo del coaching motivazionale a pagamento, dei corsi su “come essere sé stessi” e dei guru da Instagram, Samuel Le Bihan arriva e butta un sasso nello stagno. Altro che frasi motivazionali e podcast “empowerment oriented”: la sua bussola spirituale è antica, silenziosa, eppure devastantemente attuale. “Leggi il Vangelo. È tutto lì.

 E non si tratta di religione, precisa. Non sta invitando nessuno a convertirsi. La sua è un’esperienza esistenziale. “È una storia che mi ha risposto. Che ha curato le mie ferite. Che mi ha insegnato a guardare gli altri senza giudicarli.” Nient’altro. Ma è tantissimo.

 Certo, ci vuole coraggio a dirlo nel mondo di oggi. Dove chi parla di spiritualità viene subito etichettato. Dove chi pronuncia la parola “Dio” rischia di essere considerato fuori moda o fuori luogo. Ma Le Bihan lo fa con una serenità che spiazza. E lancia, così, un invito potente: riscoprire la bellezza semplice e rivoluzionaria del Vangelo.

 Perché forse la risposta che cerchiamo nel prossimo libro motivazionale è già scritta, da secoli. Sta solo aspettando che qualcuno la legga. Anche solo due pagine.

 

 

Samuel Le Bihan è un attore, sceneggiatore e regista francese, nato il 2 novembre 1965 a Avranches, in Normandia. Dopo aver studiato recitazione al Conservatoire national supérieur d’art dramatique, ha iniziato la sua carriera teatrale alla Comédie-Française, prima di affermarsi nel cinema e in televisione.

È noto per i suoi ruoli in film come "Il patto dei lupi" (Le Pacte des Loups, 2001), "Capitaine Conan" (1996) e per la serie televisiva di successo "Alex Hugo", dove interpreta un ex poliziotto parigino rifugiatosi tra le montagne.

Oltre alla sua carriera artistica, Le Bihan è impegnato nel sociale, in particolare nelle cause legate all’autismo, tema che lo tocca da vicino come padre. Negli ultimi anni ha parlato apertamente anche della sua ricerca spirituale e del significato profondo che ha trovato nella lettura del Vangelo.

 

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