mercoledì 3 aprile 2024

03.04.2024 - At 3,1-10 - Lc 24,13-35 - Riconobbero Gesù nello spezzare il pane.

Dagli Atti degli Apostoli - At 3,1-10

In quei giorni, Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera delle tre del pomeriggio.
Qui di solito veniva portato un uomo, storpio fin dalla nascita; lo ponevano ogni giorno presso la porta del tempio detta Bella, per chiedere l’elemosina a coloro che entravano nel tempio. Costui, vedendo Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio, li pregava per avere un’elemosina.
Allora, fissando lo sguardo su di lui, Pietro insieme a Giovanni disse: «Guarda verso di noi». Ed egli si volse a guardarli, sperando di ricevere da loro qualche cosa. Pietro gli disse: «Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, àlzati e cammina!». Lo prese per la mano destra e lo sollevò.
Di colpo i suoi piedi e le caviglie si rinvigorirono e, balzato in piedi, si mise a camminare; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio.
Tutto il popolo lo vide camminare e lodare Dio e riconoscevano che era colui che sedeva a chiedere l’elemosina alla porta Bella del tempio, e furono ricolmi di meraviglia e stupore per quello che gli era accaduto.
1. FISSANDO LO SGUARDO SU DI LUI, ED EGLI SI VOLSE A GUARDARLI. Lo sguardo è il primo modo di incontrare una persona, di entrare in contatto. È fissando lo sguardo che si decide perdono o vendetta, compassione o rancore. IL DESIDERIO DI PIETRO È DI INCONTRARE QUELL’UOMO COME PERSONA, E RESTITUIRGLI DIGNITÀ, VALORE.

2. “NON POSSIEDO NÉ ARGENTO, NÉ ORO:” è l’immagine di una Chiesa povera, cioè consapevole che la sua forza non sta nei mezzi. La sua forza sta solo nell’annuncio del Vangelo. Nel nome di Gesù, il Nazareno alzati e cammina. PIETRO POSSIEDE E SA DI POTER CONTARE SUL NOME DI GESÙ. La forza di quel nome è in grado di agire nella storia.

3. Ecco L’ESITO DELL’ANNUNCIO DEL VANGELO FATTO DALLA COMUNITÀ CRISTIANA: rimettere in piedi l’uomo, farlo risorgere, portarlo con sé nella gioia all’incontro con il Dio dei Padri, PERCHÉ NESSUNO SIA ESCLUSO DA QUESTO INCONTRO. Pietro dovrà spiegare l’accaduto, dovrà aiutare il popolo a leggere il segno.

------------------------------------------------

+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 24,13-35
Ed ecco, in quello stesso giorno, [il primo della settimana,] due [dei discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto.
Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto».
Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

 

È un incontro rapido, quello di Gesù con i due discepoli di Emmaus. I due discepoli sono tristi per quanto è accaduto a Gerusalemme. Gesù, il Messia liberatore, era stato ucciso! I due pellegrini non credono alle donne che raccontano di avere visto Gesù vivo. È necessario allora che qualcosa riaccada personalmente: la misericordia di un nuovo incontro che riaccende il cuore, rivela il senso dei fatti accaduti e spalanca gli occhi. Le Scritture prendono luce nuova (cuore che brucia!): la morte del Messia non è la fine disastrosa di un uomo buono, ma il dono supremo di amore che libera il popolo dal peccato. L' Eucarestia è la presenza di Gesù risorto, anche se egli è “invisibile”. Allora, dopo aver incontrato il Signore risorto, si riparte per la missione della vita.

------------------------------ 

I discepoli di Emmaus riconoscono Gesù quando spezza il pane, cioè se stesso, per loro. Finchè si parla si resta “a distanza”, quando si ama ci si incontra per davvero. Perchè preferiamo parlare?

------------------------------ 

 

📲 I MIEI SOCIAL:

Nessun commento:

Posta un commento