domenica 26 dicembre 2021

Lc 2,41-52 Gesù è ritrovato dai genitori nel tempio in mezzo ai maestri. - COMMENTO AUDIO

SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE (ANNO C)

Lc 2,41-52 Gesù è ritrovato dai genitori nel tempio in mezzo ai maestri.

 Dal Vangelo secondo Luca - Lc 2,41-52

I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.
Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.
Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.

PARTE PRIMA 

PARTE SECONDA



sabato 25 dicembre 2021

Mt 17,24-27 - RITO AMBROSIANO - II GIORNO DELL'OTTAVA DI NATALE - Festa di santo Stefano, primo martire

RITO AMBROSIANO

II GIORNO DELL'OTTAVA DI NATALE - Festa di santo Stefano, primo martire
Domenica 26 dicembre 2021
Lettura del Vangelo secondo Matteo Mt 17,24-27

1. Il tempio di Gerusalemme aveva un costo. Comportava una spesa. Ogni figlio di Israele era tenuto a versare la tassa stabilita. Tutti devono pagare la tassa per il tempio. Nessuno è sopra la legge. TUTTI DEVONO OBBEDIRE ALLA LEGGE. Ma…

2. Ma Gesù annunzia la Verità che è Lui stesso. GESÙ DEL PADRE È IL FIGLIO prediletto, il Tempio di Gerusalemme serve per il culto celebrato in onore del Padre. SE IL TEMPIO È DEL PADRE, IL FIGLIO DI CERTO NON DEVE PAGARE LA TASSA AL PADRE. Gesù è Dio!

3. Ma se Gesù si sarebbe rifiutato di pagare la tassa in ragione della sua figliolanza con Dio, la gente si sarebbe scandalizzata. Non avrebbe creduto nella sua verità. Avrebbe pensato che Gesù non voleva pagare la tassa. LO SCANDALO VA SEMPRE EVITATO, IN OGNI MODO, AD OGNI COSTO. Lo scandalo è via che potrebbe escludere l’altro dalla verità della fede. GESÙ ALLORA DONA LA SOLUZIONE A PIETRO: “Va’ al mare, getta l'amo…” 
BUONA DOMENICA…

 

✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo - Mt 17,24-27
In quel tempo. Quando furono giunti a Cafàrnao, quelli che riscuotevano la tassa per il tempio si avvicinarono a Pietro e gli dissero: «Il vostro maestro non paga la tassa?». Rispose: «Sì». Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare, Simone? I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli estranei?». Rispose: «Dagli estranei». E Gesù replicò: «Quindi i figli sono liberi. Ma, per evitare di scandalizzarli, va’ al mare, getta l’amo e prendi il primo pesce che viene su, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d’argento. Prendila e consegnala loro per me e per te».

Gv 1,1-18 - Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi. - COMMENTO AUDIO

NATALE DEL SIGNORE - MESSA DEL GIORNO

Gv 1,1-18 - Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.

 Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 1,1-18

In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l'hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato. 

PARTE PRIMA

PARTE SECONDA



venerdì 24 dicembre 2021

Lc 2,1-14 - Oggi è nato per voi il Salvatore. - COMMENTO AUDIO

NATALE DEL SIGNORE - MESSA DELLA NOTTE

Lc 2,1-14 - Oggi è nato per voi il Salvatore.

 + Dal Vangelo secondo Luca - Lc 2,1-14

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.
Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama». 

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PARTE SECONDA



domenica 19 dicembre 2021

Lc 1,39-45 - A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? - COMMENTO AUDIO

IV DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C)

Lc 1,39-45 - A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?

+ Dal Vangelo secondo Luca- Lc 1,39-45
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

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PARTE SECONDA



domenica 12 dicembre 2021

Lc 3,10-18 - E noi che cosa dobbiamo fare? - COMMENTO AUDIO

III DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C) - GAUDETE

Lc 3,10-18 - E noi che cosa dobbiamo fare?

+ Dal Vangelo secondo Luca- Lc 3,10-18
In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto».
Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato».
Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe».
Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».
Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.

PARTE PRIMA 

PARTE SECONDA



domenica 5 dicembre 2021

Lc 3,1-6 - Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio! - COMMENTO AUDIO

II DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C)

Lc 3,1-6 - Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!

+ Dal Vangelo secondo Luca- Lc 3,1-6
Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto.
Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa:
«Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sarà riempito,
ogni monte e ogni colle sarà abbassato;
le vie tortuose diverranno diritte
e quelle impervie, spianate.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».

PARTE PRIMA 


PARTE SECONDA







05.12.2021 - Lc 3,1-6 Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!

 

+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 3,1-6

Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto.
Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa:
«Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sarà riempito,
ogni monte e ogni colle sarà abbassato;
le vie tortuose diverranno diritte
e quelle impervie, spianate.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».

 

giovedì 2 dicembre 2021

Lc 3,1-6 - II DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C)

II DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C)

Domenica 05 Dicembre 2021
Lc 3,1-6 - Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
1. Siamo così distratti e distolti che rischiamo di non accorgerci della venuta del Signore. Dio ci manda ancora una parola dall'alto, che nella voce di un profeta CI INVITA AD ENTRARE NEL DESERTO (entrare nell'essenziale e nel silenzio). ENTRIAMO…

2. Giovanni il Battista ci invita a PREPARARE LA VIA DEL SIGNORE, UNA VIA DI RETTITUDINE, DI GIUSTIZIA, DI BONTÀ. È un invito a prepararci a una grande gioia, alla venuta del Signore... METTIAMOCI DEL NOSTRO…

3. “OGNI UOMO VEDRÀ LA GLORIA DI DIO” OGGI. Non ci sono persone escluse dall'amore di Dio. Non ci sono persone escluse da quest’invito alla conversione per realizzare il regno di Dio. OGNI UOMO È DESTINATO A SPERIMENTARE LA GLORIA DEL SIGNORE, L’AMORE DEL SIGNORE. LA BELLA NOTIZIA…
BUONA DOMENICA....

+ Dal Vangelo secondo Luca- Lc 3,1-6

Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto.
Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa:
«Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sarà riempito,
ogni monte e ogni colle sarà abbassato;
le vie tortuose diverranno diritte
e quelle impervie, spianate.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».
 

Fil 1,4-6.8-11 - II DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C)

II DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C)

Domenica 05 Dicembre 2021
Fil 1,4-6.8-11 - Siate integri e irreprensibili per il giorno di Cristo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési - Fil 1,4-6.8-11
Fratelli, sempre, quando prego per tutti voi, lo faccio con gioia a motivo della vostra cooperazione per il Vangelo, dal primo giorno fino al presente. Sono persuaso che colui il quale ha iniziato in voi quest’opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.
Infatti Dio mi è testimone del vivo desiderio che nutro per tutti voi nell’amore di Cristo Gesù. E perciò prego che la vostra carità cresca sempre più in conoscenza e in pieno discernimento, perché possiate distinguere ciò che è meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo, ricolmi di quel frutto di giustizia che si ottiene per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio.

1. Paolo, apostolo delle genti. con questa sua lettera, esorta i parrocchiani di Filippi ad ESSERE COMPRENSIVI, con quanti ancora non credono, nella diffusione del Vangelo. Paolo è convinto che DIO PORTERÀ A COMPIMENTO L'OPERA BUONA CHE HA INIZIATO IN NOI. Andiamo avanti!

2. Di questa opera buona ci sono già i segni. Dio ha cominciato in noi a costruire qualche cosa, ANCHE SU DI NOI È AVVENUTA LA PAROLA, c'è un incontro non c'è solo una promessa c'è già un inizio di realizzazione. NON scoraggiarti!

3. Ebbene QUELLO CHE MANCA ANCORA IL SIGNORE LO PORTERÀ A COMPIMENTO. È NECESSARIO CRESCERE nella conoscenza, nel discernimento per diventare pienamente conformi alla Volontà del Signore. FACCIAMO SPAZIO AL SIGNORE, LASCIAMOLO OPERARE NELLA NOSTRA VITA!

Bar 5,1-9 - II DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C)

II DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C)

Domenica 05 Dicembre 2021
Bar 5,1-9 - Dio mostrerà il tuo splendore a ogni creatura.
Dal libro del profeta Baruc - Bar 5,1-9
Deponi, o Gerusalemme, la veste del lutto e dell’afflizione,
rivèstiti dello splendore della gloria
che ti viene da Dio per sempre.
Avvolgiti nel manto della giustizia di Dio,
metti sul tuo capo il diadema di gloria dell’Eterno,
perché Dio mostrerà il tuo splendore
a ogni creatura sotto il cielo.
Sarai chiamata da Dio per sempre:
«Pace di giustizia» e «Gloria di pietà».
Sorgi, o Gerusalemme, sta’ in piedi sull’altura
e guarda verso oriente; vedi i tuoi figli riuniti,
dal tramonto del sole fino al suo sorgere,
alla parola del Santo, esultanti per il ricordo di Dio.
Si sono allontanati da te a piedi,
incalzati dai nemici;
ora Dio te li riconduce
in trionfo come sopra un trono regale.
Poiché Dio ha deciso di spianare
ogni alta montagna e le rupi perenni,
di colmare le valli livellando il terreno,
perché Israele proceda sicuro sotto la gloria di Dio.
Anche le selve e ogni albero odoroso
hanno fatto ombra a Israele per comando di Dio.
Perché Dio ricondurrà Israele con gioia
alla luce della sua gloria,
con la misericordia e la giustizia
che vengono da lui.

1. Baruc si rivolge a Gerusalemme immaginandola come una donna. È una donna vedova che ha perso i figli, una donna anziana e triste, è vestita a lutto, afflitta e amareggiata dalla vita, la quale SEMBRA NON ASPETTARE PIÙ NULLA perché ha perso tutto. SI TRASCINA…

2. A questa figura simbolica il profeta si rivolge dicendole: TOGLITI IL VESTITO NERO, togli l’abito da lutto, RIVESTITI DELLO SPLENDORE, mettiti il vestito più bello che hai, avvolgiti nel manto della giustizia, mettiti sul capo una corona di Gloria PERCHÉ DIO TI MOSTRERÀ IL SUO SPLENDORE. " Vedrai “Grandi cose"…

3. Vedrai tornare i figli dall’esilio. Coraggio c’è ancora speranza: i figli tornano, si erano allontanati nel dolore ma tornano nella gioia. Baruc invita pure noi a recarci in QUELL'ALTURA DI OTTIMISMO PER GUARDARE IN DIREZIONE DI DIO, perché SOLO DA LUI può venirci incontro il tutto possibile, ci invita a diventare uomini di speranza e non di paura…

domenica 28 novembre 2021

Lc 21,25-28.34-36 - La vostra liberazione è vicina. - COMMENTO AUDIO

I DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C)

Lc 21,25-28.34-36 - La vostra liberazione è vicina.

+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 21,25-28.34-36

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

PARTE PRIMA


PARTE SECONDA



domenica 21 novembre 2021

Gv 18,33-37 - Tu lo dici: io sono re. - COMMENTO AUDIO

XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) - Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo

Gv 18,33-37 - Tu lo dici: io sono re.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 18,33-37

In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?».
Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù».
Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».

PARTE PRIMA


PARTE SECONDA



domenica 14 novembre 2021

Mc 13,24-32 - Il Figlio dell'uomo radunerà i suoi eletti dai quattro venti. - COMMENTO AUDIO

XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

Mc 13,24-32 - Il Figlio dell'uomo radunerà i suoi eletti dai quattro venti.

+ Dal Vangelo secondo Marco - Mc 13,24-32

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«In quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerà,
la luna non darà più la sua luce,
le stelle cadranno dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.
Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».


domenica 7 novembre 2021

Mc 12,38-44 - Questa vedova, nella sua povertà, ha dato tutto quello che aveva. - COMMENTO AUDIO

XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

Mc 12,38-44 - Questa vedova, nella sua povertà, ha dato tutto quello che aveva.

+ Dal Vangelo secondo Marco - Mc 12,38-44

In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».

PARTE PRIMA


PARTE SECONDA



lunedì 1 novembre 2021

Mt 5,1-12 - Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. - COMMENTO AUDIO

TUTTI I SANTI

Mt 5,1-12 - Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.

+ Dal Vangelo secondo Matteo - Mt 5,1-12

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».


domenica 31 ottobre 2021

Mc 12,28-34 - Amerai il Signore tuo Dio. Amerai il prossimo tuo. - COMMENTO AUDIO

XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

Mc 12,28-34 - Amerai il Signore tuo Dio. Amerai il prossimo tuo.

+ Dal Vangelo secondo Marco - Mc 12,28-34

In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

PARTE PRIMA


PARTE SECONDA



domenica 24 ottobre 2021

Mc 10,46-52 - Rabbunì, che io veda di nuovo! - COMMENTO AUDIO

XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

Mc 10,46-52 - Rabbunì, che io veda di nuovo!

+ Dal Vangelo secondo Marco - Mc 10,46-52

In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».
Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.

PARTE PRIMA


PARTE SECONDA

domenica 17 ottobre 2021

Mc 10,35-45 - Il Figlio dell'uomo è venuto per dare la propria vita in riscatto per molti. - COMMENTO AUDIO

XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

Mc 10,35-45 - Il Figlio dell'uomo è venuto per dare la propria vita in riscatto per molti.

+ Dal Vangelo secondo Marco - Mc 10,35-45

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra».
Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

PARTE PRIMA


PARTE SECONDA




domenica 10 ottobre 2021

Mc 10,17-30 Vendi quello che hai e seguimi. - COMMENTO AUDIO

XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

Mc 10,17-30 - Vendi quello che hai e seguimi. 

+ Dal Vangelo secondo Marco - Mc 10,17-30

In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”».
Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».
Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà».

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PARTE SECONDA



domenica 3 ottobre 2021

Mc 10,2-16: L'uomo non divida quello che Dio ha congiunto. - COMMENTO AUDIO

XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

Mc 10,2-16: L'uomo non divida quello che Dio ha congiunto.

+ Dal Vangelo secondo Marco - Mc 10,2-16

In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla».
Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».
Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.

PARTE PRIMA


PARTE SECONDA



lunedì 27 settembre 2021

27.09.2021 - Zc 8,1-8 - Io salvo il mio popolo dalla dall’Oriente e dall’Occidente.

Dal libro del profeta Zaccarìa - Zc 8,1-8

La parola del Signore degli eserciti fu rivolta in questi termini:
«Così dice il Signore degli eserciti:
Sono molto geloso di Sion,
un grande ardore m’infiamma per lei.
Così dice il Signore: Tornerò a Sion e dimorerò a Gerusalemme. Gerusalemme sarà chiamata “Città fedele” e il monte del Signore degli eserciti “Monte santo”.
Così dice il Signore degli eserciti: Vecchi e vecchie siederanno ancora nelle piazze di Gerusalemme, ognuno con il bastone in mano per la loro longevità. Le piazze della città formicoleranno di fanciulli e di fanciulle, che giocheranno sulle sue piazze.
Così dice il Signore degli eserciti: Se questo sembra impossibile agli occhi del resto di questo popolo in quei giorni, sarà forse impossibile anche ai miei occhi? Oracolo del Signore degli eserciti.
Così dice il Signore degli eserciti:
Ecco, io salvo il mio popolo
dall’Oriente e dall’Occidente:
li ricondurrò ad abitare a Gerusalemme;
saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio,
nella fedeltà e nella giustizia.

1. Sono molto geloso e ardo per Sion (la città di Gerusalemme). IL SIGNORE AMA GERUSALEMME PERCHÉ AMA IL SUO POPOLO. Il Signore prima di tutto dice: vi voglio un bene da morire; sono legato a voi.
2. IL SIGNORE CHIEDE A ISRAELE DI GUARDARE CON I SUOI OCCHI, di andare oltre ciò che appare allo sguardo dove tutto è ancora segnato dalla povertà e dalla miseria. Guardare con gli occhi di Dio È IL COMPITO DEL PROFETA E DEL POPOLO a cui viene concesso lo spirito del Signore.
3. L’ultimo annuncio è quello che certifica la promessa del Signore e che rende possibile tutti i precedenti: IO FARÒ RITORNARE IL MIO POPOLO A GERUSALEMME; abiteranno di nuovo nella città che Dio ha scelto e LUI SARÀ CON LORO. Un popolo longevo e fecondo abiterà a Gerusalemme. Anziani e i bambini nelle piazze di Gerusalemme saranno segno evidente di pace.
 
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domenica 26 settembre 2021

Mc 9,38-43.45.47-48 - Chi non è contro di noi è per noi. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala. - COMMENTO AUDIO

XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

Mc 9,38-43.45.47-48 - Chi non è contro di noi è per noi. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala.

+ Dal Vangelo secondo Marco - Mc 9,38-43.45.47-48

In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.
Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue».

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domenica 19 settembre 2021

Mc 9,30-37: Il Figlio dell'uomo viene consegnato… Se uno vuole essere il primo, sia il servitore di tutti. - COMMENTO AUDIO

XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

Mc 9,30-37: Il Figlio dell'uomo viene consegnato… Se uno vuole essere il primo, sia il servitore di tutti.

+ Dal Vangelo secondo Marco - Mc 9,30-37

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».
E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».

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domenica 12 settembre 2021

Mc 8,27-35 - Tu sei il Cristo… Il Figlio dell'uomo deve molto soffrire. - COMMENTO AUDIO

XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

Mc 8,27-35 - Tu sei il Cristo… Il Figlio dell'uomo deve molto soffrire.

+ Dal Vangelo secondo Marco - Mc 8,27-35

In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti».
Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.
E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.
Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».
Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà».

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Fireproof. La prova del fuoco. 

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domenica 5 settembre 2021

Mc 7,31-37 Fa udire i sordi e fa parlare i muti. - COMMENTO AUDIO

XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

Mc 7,31-37 Fa udire i sordi e fa parlare i muti.

+ Dal Vangelo secondo Marco - Mc 7,31-37

In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli.
Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.
E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».

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PARTE SECONDA



domenica 29 agosto 2021

Mc 7,1-8.14-15.21-23 Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini. - COMMENTO AUDIO

XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

Mc 7,1-8.14-15.21-23 Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini.

+ Dal Vangelo secondo Marco - Mc 7,1-8.14-15.21-23

In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:
“Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».
Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro». E diceva [ai suoi discepoli]: «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».

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PARTE SECONDA



domenica 22 agosto 2021

Gv 6,60-69 - Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna. - COMMENTO AUDIO

XXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

Gv 6,60-69 - Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 6,60-69

In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».
Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».
Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui.
Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

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domenica 15 agosto 2021

Lc 1,39-56 - Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente: ha innalzato gli umili. - COMMENTO AUDIO

ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA

Lc 1,39-56 - Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente: ha innalzato gli umili.

+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 1,39-56

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.



domenica 8 agosto 2021

Gv 6,41-51 Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. - COMMENTO AUDIO

XIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

Gv 6,41-51 Io sono il pane vivo, disceso dal cielo.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 6,41-51

In quel tempo, i Giudei si misero a mormorare contro Gesù perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo». E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque può dire: “Sono disceso dal cielo”?».
Gesù rispose loro: «Non mormorate tra voi. Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.
Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

PARTE PRIMA

 

PARTE SECONDA 



mercoledì 4 agosto 2021

04.08.2021 - Nm 13,1-3.25-14,1.26-30.34-35 - Rifiutarono una terra di delizie.

Dal libro dei Numeri - Nm 13,1-3.25-14,1.26-30.34-35

In quei giorni, il Signore parlò a Mosè [nel deserto di Paran] e disse: «Manda uomini a esplorare la terra di Canaan che sto per dare agli Israeliti. Manderete un uomo per ogni tribù dei suoi padri: tutti siano prìncipi fra loro». Mosè li mandò dal deserto di Paran, secondo il comando del Signore.
Al termine di quaranta giorni tornarono dall’esplorazione della terra e andarono da Mosè e Aronne e da tutta la comunità degli Israeliti nel deserto di Paran, verso Kades; riferirono ogni cosa a loro e a tutta la comunità e mostrarono loro i frutti della terra.
Raccontarono: «Siamo andati nella terra alla quale tu ci avevi mandato; vi scorrono davvero latte e miele e questi sono i suoi frutti. Ma il popolo che abita quella terra è potente, le città sono fortificate e assai grandi e vi abbiamo anche visto i discendenti di Anak. Gli Amaleciti abitano la regione del Negheb; gli Ittiti, i Gebusei e gli Amorrei le montagne; i Cananei abitano presso il mare e lungo la riva del Giordano».
Caleb fece tacere il popolo davanti a Mosè e disse: «Dobbiamo salire e conquistarla, perché certo vi riusciremo». Ma gli uomini che vi erano andati con lui dissero: «Non riusciremo ad andare contro questo popolo, perché è più forte di noi». E diffusero tra gli Israeliti il discredito sulla terra che avevano esplorato, dicendo: «La terra che abbiamo attraversato per esplorarla è una terra che divora i suoi abitanti; tutto il popolo che vi abbiamo visto è gente di alta statura. Vi abbiamo visto i giganti, discendenti di Anak, della razza dei giganti, di fronte ai quali ci sembrava di essere come locuste, e così dovevamo sembrare a loro». Allora tutta la comunità alzò la voce e diede in alte grida; quella notte il popolo pianse.
Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne e disse: «Fino a quando sopporterò questa comunità malvagia che mormora contro di me? Ho udito le mormorazioni degli Israeliti contro di me. Riferisci loro: “Come è vero che io vivo, oracolo del Signore, così come avete parlato alle mie orecchie io farò a voi! I vostri cadaveri cadranno in questo deserto. Nessun censito tra voi, di quanti siete stati registrati dai venti anni in su e avete mormorato contro di me, potrà entrare nella terra nella quale ho giurato a mano alzata di farvi abitare, a eccezione di Caleb, figlio di Iefunnè, e di Giosuè, figlio di Nun. Secondo il numero dei giorni che avete impiegato per esplorare la terra, quaranta giorni, per ogni giorno un anno, porterete le vostre colpe per quarant’anni e saprete che cosa comporta ribellarsi a me”. Io, il Signore, ho parlato. Così agirò con tutta questa comunità malvagia, con coloro che si sono coalizzati contro di me: in questo deserto saranno annientati e qui moriranno».
1. La “terra promessa” viene accuratamente percorsa e visitata dagli osservatori-esploratori, e viene descritta come TERRA STRAORDINARIAMENTE RICCA. La bellezza della terra stillante latte e miele porta con sé la certezza del dono di Dio. Ritengono che L’INGRESSO E LA CONQUISTA DI QUELLA TERRA SIANO IMPOSSIBILI AL PICCOLO POPOLO DI PASTORI. Ci sono altri popoli e giganti non affrontabili. NON hanno fede in Dio e disprezzano il suo dono…
2. E il popolo mormora contro il Signore, e IL SIGNORE ASCOLTA LE LORO MORMORAZIONI, GLI INSULTI, LA NON FEDE, NON FIDUCIA, LA LORO TOTALE RIBELLIONE. Arriva così alla sentenza: I LORO CADAVERI CADRANNO IN QUESTO DESERTO. Ciò significa che il deserto sarà lungo, molto lungo. Loro hanno paura di conquistare la terra promessa, resteranno nel deserto finché la paura non sarà passata.
3. PER QUARANTA ANNI PORTERANNO GLI ADULTI DI ISRAELE LE LORO COLPE, non entreranno nella terra che sarà solo per i loro figli. Scontando questa pena lunga, molto lunga, sapranno cosa comporta ribellarsi al loro Dio e Signore. OGNI GIORNO SI DOVRANNO RICORDARE DEL LORO PECCATO DI RIBELLIONE, PER IMPARARE AD ASCOLTARE IL SIGNORE. 

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