martedì 31 gennaio 2023

LE BEATITUDINI SONO DENTRO DI NOI.

LE BEATITUDINI SONO DENTRO DI NOI.

 

Gesù per parlare alle folle utilizzava delle frasi brevi e significative, che potevano essere riportate facilmente e che potevano essere la nuova chiave di lettura nella vita delle persone.

Gesù, il nuovo Mosè, sul monte sta dando un nuovo insegnamento. La differenza con Mosè sta nel fatto che Mosè sale sulla montagna per ricevere la legge, qui è Gesù stesso che dà questa legge, cioè  Lui è il legislatore, colui che annuncia questa legge, questo nuovo modo di guardare le cose.
La prima vera grande conversione da vivere è quella dell'immaginario: dobbiamo liberarci di una certa immagine di Dio, del Messia.
L’unica immagine autorizzata di Dio che noi possiamo usare è Gesù.
Questo è importante perché tante volte dentro di noi continuiamo a coltivare delle immagini di Dio sbagliate che molto spesso, invece di favorire la nostra relazione con il Signore la impediscono.

Le beatitudini sono la grande carta d’identità di Gesù. Non sono un'indicazione morale per la comunità Cristiana. È Gesù l'uomo delle beatitudini. Se noi in qualche modo viviamo queste beatitudini è perché amiamo Lui, e inevitabilmente si assomiglia sempre alla persona che si ama. Se tu ami qualcuno assomigli a quel qualcuno.
Le beatitudini non sono tanto un comandamento che nasce dal “tu devi” ma è una rivelazione, Gesù sta rivelando se stesso. 

Nel dono della fede che noi abbiamo ricevuto, le beatitudini sono dentro di Noi. Non sono qualcosa da conquistare! Si tratta di tirarle fuori! 
Matteo scrive tutto il suo Vangelo per mostrarci come Gesù incarna ciascuna di queste beatitudini: è Lui il povero in Spirito, è Lui il puro di cuore è Lui il perseguitato, è Lui l’affamato di giustizia, è Lui quest'uomo descritto nelle beatitudini.

Le beatitudini sono un pozzo senza fondo. Noi possiamo costantemente entrare dentro la dinamica delle beatitudini e accorgerci come Esse dicono sempre qualcosa di nuovo.

 

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domenica 29 gennaio 2023

Mt 5,1-12 - Beati i poveri in spirito. - COMMENTO AUDIO.

IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

Domenica 29 Gennaio 2023
Mt 5,1-12 - Beati i poveri in spirito.

Dal Vangelo secondo Matteo - Mt 5,1-12
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

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SECONDA LETTURA

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VANGELO

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giovedì 26 gennaio 2023

Lc 2,22-33 - RITO AMBROSIANO - Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe

RITO AMBROSIANO

SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE
DOMENICA 29 GENNAIO 2023
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca - Lc 2,22-33

1. Il SEGNO DELLA CIRCONCISIONE diceva l'appartenenza al popolo che si era impegnato con Dio in un patto di alleanza e di fedeltà. A questo patto Israele NON è mai stato fedele, è sempre venuto meno. Dio no. Anzi, in Gesù trova COMPIMENTO. GESÙ È, ALLO STESSO TEMPO, IL SÌ DI DIO ALL'UOMO E IL SÌ DELL'UOMO A DIO. È L'UOMO REALIZZATO... IMITIAMOLO...
2. SIMEONE riconosce IN QUEL BAMBINO IL SIGNORE, IL MESSIA DI ISRAELE, L'ATTESO DELLE GENTI. Finalmente l'ha visto! Ora può morire in pace. La paura della morte è vinta, perché finalmente È POSSIBILE TROVARE DIO NEL PROPRIO LIMITE, nella condizione della carne umana. 
3. Giovanni Paolo II: "l'avvenire dell'umanità passa attraverso la famiglia". QUAND'È CHE UNA FAMIGLIA È VINCENTE? Il modello di Nazareth spinge a cercare il criterio del successo della vita familiare NELL'ESERCIZIO DELL'AMORE, nel continuo superamento del proprio egoismo. Un amore che è stupore per le grandi cose che si dicevano di lui.
BUONA DOMENICA…
✠  Lettura del Vangelo secondo Luca - Lc 2,22-33
In quel tempo. Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui.


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domenica 22 gennaio 2023

Mt 4,12-23 - Venne a Cafàrnao perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa. - COMMENTO AUDIO.

 III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO o della Parola di Dio (ANNO A)

Domenica 22 Gennaio 2023
Mt 4,12-23 - Venne a Cafàrnao perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa.

Dal Vangelo secondo Matteo - Mt 4,12-23
Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
«Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,
sulla via del mare, oltre il Giordano,
Galilea delle genti!
Il popolo che abitava nelle tenebre
vide una grande luce,
per quelli che abitavano in regione e ombra di morte
una luce è sorta».
Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».
Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.
Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.

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PRIMA LETTURA

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SECONDA LETTURA

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VANGELO

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sabato 21 gennaio 2023

21.01.2023 - Eb 9,2-3.11-14 - Cristo entrò una volta per sempre nel santuario in virtù del proprio sangue.

           Dalla lettera agli Ebrei - Eb 9,2-3.11-14

Fratelli, fu costruita una tenda, la prima, nella quale vi erano il candelabro, la tavola e i pani dell’offerta; essa veniva chiamata il Santo. Dietro il secondo velo, poi, c’era la tenda chiamata Santo dei Santi.
Cristo, invece, è venuto come sommo sacerdote dei beni futuri, attraverso una tenda più grande e più perfetta, non costruita da mano d’uomo, cioè non appartenente a questa creazione. Egli entrò una volta per sempre nel santuario, non mediante il sangue di capri e di vitelli, ma in virtù del proprio sangue, ottenendo così una redenzione eterna.
Infatti, se il sangue dei capri e dei vitelli e la cenere di una giovenca, sparsa su quelli che sono contaminati, li santificano purificandoli nella carne, quanto più il sangue di Cristo – il quale, mosso dallo Spirito eterno, offrì se stesso senza macchia a Dio – purificherà la nostra coscienza dalle opere di morte, perché serviamo al Dio vivente?

1. GESÙ COME SOMMO SACERDOTE SALVA DEFINITIVAMENTE L’UMANITÀ. Egli officia la nuova liturgia non più in una tenda materiale, ma nel suo corpo umano-divino. Si passa così dal sangue degli animali che, poiché il sangue è vita espia (rende puro) i peccati, al SANGUE DI GESÙ, cioè LA SUA VITA DI LIBERA OBBEDIENZA AL DISEGNO DEL PADRE ATTUATO NELLO SPIRITO SANTO. 

2. IL SUO AMORE PER NOI, CHE SI È MANIFESTATO NEL MISTERO PASQUALE, ci spinge a lasciare il peccato per servire il Dio vivente.

3. Questa NUOVA ALLEANZA TRA DIO E GLI UOMINI rinnova la prima alleanza e la rende definitiva passando dalla legge esteriore a quella interiore dello Spirito, così che gli UOMINI CHE LA VIVONO POSSONO CONSEGUIRE LA COMUNIONE PROMESSA CON IL SIGNORE DELLA VITA.


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giovedì 19 gennaio 2023

Lc 9,10b-17 - RITO AMBROSIANO - III Domenica dopo l'Epifania

RITO AMBROSIANO

III Domenica dopo l'Epifania
DOMENICA 22 GENNAIO 2023
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca - Lc 9,10b-17

1. «Voi stessi date loro da mangiare» I Dodici Apostoli sono CHIAMATI A STARE CON GESÙ E IMMERGERSI COME LUI NELLE SITUAZIONI CONCRETE DEL MONDO. Come seguo io Gesù? Seguirlo vuol dire USCIRE da noi stessi E FARE della nostra vita un dono a Lui e agli altri. CHIAMATI ALLA SEQUELA...

2. Di fronte alla necessità della folla, ecco la soluzione dei discepoli: OGNUNO PENSI A SE STESSO; congeda la folla! Ma la soluzione di Gesù va in un’altra direzione: «Voi stessi date loro da mangiare». Come è possibile? E' POSSIBILE CON LA COMUNIONE… CHIAMATI ALLA COMUNIONE…

3. «Voi stessi date loro da mangiare» CHE COSA DANNO I DISCEPOLI? Quel poco che hanno: cinque pani e due pesci. Quei pani e quei pesci che NELLE MANI DEL SIGNORE SFAMANO TUTTA LA FOLLA. Si sono FIDATI della parola di Gesù ed È ACCADUTO il prodigio: "Tutti mangiarono a sazietà"... CHIAMATI ALLA CONDIVISIONE…

BUONA DOMENICA...

✠ Lettura del Vangelo secondo Luca - Lc 9,10b-17

In quel tempo. Il Signore Gesù prese i suoi discepoli con sé e si ritirò in disparte, verso una città chiamata Betsàida. Ma le folle vennero a saperlo e lo seguirono. Egli le accolse e prese a parlare loro del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure.
Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta».
Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C’erano infatti circa cinquemila uomini.
Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere tutti quanti.
Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.


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martedì 17 gennaio 2023

LUPO O AGNELLO?

LUPO O AGNELLO?


Un lupo e un agnello spinti dalla sete erano giunti allo stesso ruscello. 
Il lupo si fermò più in alto, l’agnello si mise più in basso. Il lupo spinto dalla sua sfrenata golosità cercò un pretesto per litigare: “perché intorbidi l'acqua che sto bevendo?” 
Pieno di timore l'agnello rispose: “scusa, come posso fare ciò che tu mi rimproveri, io bevo l'acqua che passa prima da te”.
Il lupo sconfitto dall'evidenza disse: “sei mesi fa hai parlato male di me”; e l'agnello: “ma io sei mesi fa non ero ancora nato”. 
Il lupo arrabbiatissimo allora disse: “fu tuo padre e a parlare male di me e tu sei bravo solo a trovare scuse, meriti di essere mangiato”, e subito gli saltò addosso e lo divorò.

Questa favola vuole insegnare che I POTENTI QUANDO DECIDONO DI USARE LA FORZA CONTRO I PIÙ DEBOLI NON SI FERMANO DAVANTI A NESSUN RAGIONAMENTO.

E mi viene in mente la morte di Gesù. 
I suoi nemici, come il lupo della favola, cercano pretesti per metterlo in croce. 
Gesù come l’agnello cerca di farli ragionare ma nessun ragionamento viene accolto. E come il lupo, gli si gettano addosso mandandolo a morire sulla croce.

ANCHE OGGI CI SONO TANTI AGNELLI E TANTI LUPI che usano la loro posizione più elevata per sfruttare i più deboli, e non sentono ragione.

GESÙ È VENUTO COME AGNELLO PER SALVARE IL MONDO DAL MALE E DALLA MORTE, ha deciso di diventare uno di noi.
Ci ha insegnato che NON sono i lupi a cambiare il mondo in meglio MA gli agnelli con la giustizia, la mitezza e l’amore… 

E Tu sei lupo o agnello? 

 

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domenica 15 gennaio 2023

Gv 1,29-34 - Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo. - COMMENTO AUDIO.

II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

Domenica 15 Gennaio 2023
Gv 1,29-34 - Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo.

Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 1,29-34
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele».
Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».

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martedì 10 gennaio 2023

TUTTO È RAPIDO, PROVVISORIO, NIENTE MERITA ATTENZIONE.

TUTTO È RAPIDO, PROVVISORIO, NIENTE MERITA ATTENZIONE.

Un tempo si acquistava un disco, lo si metteva sul giradischi e ci si prendeva un'oretta di tempo, al buio, per ascoltare. Il disco, un long playing, era concepito per essere ascoltato tutto, dall'inizio alla fine. L'ascolto era, quindi, un'esperienza che catturava l'attenzione e chiedeva che fosse conservata fino al silenzio finale. Ora esistono le singole canzoni, sempre più corte. Che, in realtà, non ascoltiamo nemmeno: sono il sottofondo della nostra giornata, mentre guidiamo, mentre facciamo attività sportiva, mentre usiamo i mezzi pubblici. Mentre facciamo altro, insomma. Nessuno interrompe le proprie attività per dedicarsi all'ascolto.

Tutto è rapido, provvisorio, niente merita attenzione. Nemmeno un libro, o la persona che abbiamo di fronte. Facciamo zapping con ogni stimolazione che ci si presenta; non abbiamo, quindi, più tempo per nulla. Siamo criceti sulla ruota della vita.

 

Come fare, dunque, per recuperare tempo e capacità di attenzione?

 

·         Fai prevalere la ragione sulle tue passioni (ansia inclusa),

·         datti del tempo per gustare la vita, fermati,

·         impara a meditare, ogni giorno,

·         fermati a contemplare la natura. ecc...

 

In fondo lo sappiamo: il frastuono e la confusione del mondo, la tecnologia che cambia scena ogni secondo non ci fa gustare la vita che ci sfugge.

Prendi in mano la tua vita, oggi, giocati la tua libertà con responsabilità investendo bene il tuo tempo… Il tempo è un dono di Dio, usalo bene e non sprecarlo, è peccato!

 

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domenica 8 gennaio 2023

Mt 3,13-17 - Appena battezzato, Gesù vide lo Spirito di Dio venire su di lui. - COMMENTO AUDIO.

BATTESIMO DEL SIGNORE (ANNO A)

Domenica 08 Gennaio 2023
Mt 3,13-17 - Appena battezzato, Gesù vide lo Spirito di Dio venire su di lui.

Dal Vangelo secondo Matteo - Mt 3,13-17
In quel tempo. Il Signore Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare.
Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».

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VANGELO

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sabato 7 gennaio 2023

MA COSA ASPETTI A VIVERE? QUANDO NON AVRAI PIÙ LA VITA NON POTRAI PIÙ FARLO, SAPPILO!

MA COSA ASPETTI A VIVERE? QUANDO NON AVRAI PIÙ LA VITA NON POTRAI PIÙ FARLO, SAPPILO!

Cinque uomini in un locale videro una donna bellissima che mangiava da sola. A tutti batteva il cuore.

Il primo: “Cosa non farei per averla, per conoscerla. Ma se mi faccio avanti, chissà cosa potrebbe pensare! Manco la conosco. Penserà che sono un poco di buono e che ci provo con tutte”. E lasciò stare anche se gli rimase sempre il rammarico di cosa sarebbe potuto succedere.

Il secondo: “Se solo fossi bello! Se avessi qualche carta da giocarmi! Se vado lì cosa le dico? E se magari ha già un altro? E poi, io posso ambire ad una donna così? E se poi mi dice di no?”. Così per non rischiare se “la mise via” perché, si giustificò, “non erano donne per lui quelle”.

Il terzo non vide l’ora di tornare a casa. Prese la sua chitarra e compose canzoni stupende piene di emozione, di amore e di desiderio che lei però non sentì mai.

Il quarto andò a casa, telefonò agli amici e raccontò a tutti di aver visto la donna più bella del mondo e che nessuno di loro mai avrebbe potuto capire quanto bella fosse.

E il quinto? Il quinto si alzò dal tavolo, le si avvicinò e chiese di sedersi vicino. La donna gli disse di sì e quella sera rimasero insieme, ma anche quella successiva e anche quella successiva ancora e per tutte le sere della vita.

 

Dio che è Vita, vuole che noi viviamo “alla grande”. Dio vuole che viviamo al 100%, al 200%, al massimo di ciò che possiamo. Vuole che amiamo con tutta l’ampiezza del nostro cuore. Vuole che conosciamo tutta la verità che possiamo. Vuole che ci realizziamo e che diventiamo il meglio di ciò che possiamo essere. Gesù stesso si definirà così: “Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza” (Gv 10,10). E allora “vivi”…

 

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venerdì 6 gennaio 2023

Mt 2,1-12 - Siamo venuti dall’oriente per adorare il re. - COMMENTO AUDIO.

EPIFANIA DEL SIGNORE

Domenica 06 Gennaio 2023
Mt 2,1-12 - Siamo venuti dall’oriente per adorare il re.

Dal Vangelo secondo Matteo - Mt 2,1-12
Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”».
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».
Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

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giovedì 5 gennaio 2023

Mt 3,13-17 - RITO AMBROSIANO - Battesimo del Signore

RITO AMBROSIANO
Battesimo del Signore
DOMENICA 08 GENNAIO 2023
Lettura del Vangelo secondo Matteo - Mt 3,13-17
1. Gesù ha accettato di farsi battezzare, prima di iniziare la sua vita pubblica. Tutta la Trinità è presente in quell'atto solenne. NEL DEFINIRE GESÙ COME FIGLIO AMATO NE VIENE EVIDENZIATA LA VOCAZIONE: essere FIGLIO OBBEDIENTE AL PADRE fino alla morte. MA QUANTO È DIFFICILE ESSERE FIGLI!!

2. Nel BATTESIMO ciascuno di noi è DIVENTATO FIGLIO DI DIO, INSERITO in una comunità di salvezza (LA CHIESA), e SIAMO RESI DEGNI DEL CIELO, dopo una vita conforme al Vangelo. NE SEI CONSAPEVOLE?

3. IL BATTESIMO CI HA APERTO UN CAMMINO DI FEDE, DI SPERANZA E DI CARITÀ: siamo dunque CHIAMATI a dare testimonianza del nostro amore verso Cristo e il prossimo. E anche se ci riconosciamo essere figli “disobbedienti” dobbiamo sempre ricordarci che PER DIO SIAMO E SAREMO SEMPRE FIGLI AMATI. Buon cammino...

BUONA DOMENICA…
  ✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo - Mt 3,13-17
In quel tempo. Il Signore Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare.
Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».


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