venerdì 11 ottobre 2024

11.10.2024 - Gal 3,7-14 - Lc 11,15-26 - Se io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati - Gal 3,7-14

Fratelli, riconoscete che figli di Abramo sono quelli che vengono dalla fede. E la Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe giustificato i pagani per la fede, preannunciò ad Abramo: «In te saranno benedette tutte le nazioni». Di conseguenza, quelli che vengono dalla fede sono benedetti insieme ad Abramo, che credette.
Quelli invece che si richiamano alle opere della Legge stanno sotto la maledizione, poiché sta scritto: «Maledetto chiunque non rimane fedele a tutte le cose scritte nel libro della Legge per metterle in pratica». E che nessuno sia giustificato davanti a Dio per la Legge risulta dal fatto che il giusto per fede vivrà. Ma la Legge non si basa sulla fede; al contrario dice: «Chi metterà in pratica queste cose, vivrà grazie ad esse».
Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della Legge, diventando lui stesso maledizione per noi, poiché sta scritto: «Maledetto chi è appeso al legno», perché in Cristo Gesù la benedizione di Abramo passasse ai pagani e noi, mediante la fede, ricevessimo la promessa dello Spirito.

1. “In te saranno benedette tutte le nazioni”: è la promessa di Dio ad Abramo. ABRAMO HA CREDUTO, diventando vero padre nella fede per molti, per tutti, per noi. Infatti quelli che “vengono DALLA fede” SONO BENEDETTI INSIEME AD ABRAMO, che credette. Paolo vuole ricondurre i Gàlati a riscoprire LA FEDE COME FONTE ORIGINARIA DI VITA PIENA E FECONDA DI BENE, UNICA VIA DI SALVEZZA perché espressione della relazione con e in Dio.
2. LA PRATICA DELLE OPERE DELLA LEGGE PORTA GLI UOMINI AD UNA CONDIZIONE DI MALEDETTI, di separati da Dio. La legge serve soprattutto per aiutare l’uomo a riconoscere il male per evitarlo, ma NON GLI INDICA LA VIA DEL BENE. L’evitare il male, di per sé, non è sufficiente; per scegliere il bene che Dio propone.
3. OCCORRE PERCORRERE LA VIA DELLA FEDE, quella che ci fa sperimentare la VITA CHE DIO È CAPACE DI REALIZZARE IN CHI SI AFFIDA ALLA SUA PAROLA. La vita che Gesù ci ha donato facendosi “MALEDIZIONE PER NOI”, quando sulla croce ha preso su di sé tutto il nostro peccato, RESTITUENDOCI L’IDENTITÀ DI FIGLI AMATI. Accogliere o meno questo Amore dipende solo da noi.

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+ Dal vangelo secondo Luca - Lc 11,15-26
In quel tempo, [dopo che Gesù ebbe scacciato un demonio,] alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino.
Chi non è con me, è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde.
Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e, non trovandone, dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito”. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora. E l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima». 

 

Se Gesù agisce contro Satana, non può essere suo complice; quindi, chi avversa Gesù si schiera automaticamente con il maligno. Solo la fede e il riconoscimento di Gesù come Signore permettono la sottomissione dei demoni. Senza questa comunione, il diavolo ritorna più forte. Gesù usa parole forti contro chi distorce la verità, poiché negare l'Amore di Dio in Gesù è il peccato contro lo Spirito Santo, l'unico imperdonabile. Gli scribi, vedendo le opere di Gesù, dovrebbero riconoscere la sua lotta contro Satana, e negarlo è un grave male.

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Nel Vangelo Gesù pone molte domande, per aiutarci. Le domande che invece fanno a Gesù sono per metterlo alla prova. Gli chiedono anche un segno dal cielo. Forse perché a noi interessa solo il potere?

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