ACCESSIBILITÀ E INCLUSIONE PER TUTTI: NESSUNO ESCLUSO, TUTTI PROTAGONISTI!
Recentemente, due ragazze disabili sono state escluse da concerti a Roma e Milano a causa della loro condizione. Tuttavia, grazie all'attenzione mediatica, sono riuscite a partecipare, evidenziando le difficoltà che le persone disabili ancora affrontano in Italia. Suor Veronica Donatello, responsabile della Pastorale delle persone con disabilità della Cei, ha riflettuto su questa vicenda, sottolineando come, nonostante i progressi in accessibilità e inclusione, la società tenda ancora a vedere le persone disabili solo come destinatari di cure, trascurando i loro desideri e bisogni di svago e partecipazione alla vita sociale. Secondo Suor Donatello, è necessario un cambiamento culturale per riconoscere la piena umanità delle persone con disabilità, andando oltre l'ottica riabilitativa e considerando l'individuo nella sua totalità.
Durante l'estate, periodo dedicato alle vacanze, le persone disabili e anziane spesso affrontano ulteriori difficoltà a causa della mancanza di strutture adeguate e percorsi accessibili. La Chiesa italiana, in collaborazione con le istituzioni, sta lavorando per migliorare l'inclusione, creando percorsi accessibili e progetti che coinvolgano le persone disabili nelle diocesi. Ad esempio, per il Giubileo, molte diocesi stanno preparando itinerari accessibili, dimostrando un impegno crescente verso un'inclusione completa.
Papa Francesco ha enfatizzato che creare una parrocchia accessibile non significa solo eliminare le barriere fisiche, ma anche cambiare la mentalità, smettendo di parlare di "loro" e cominciando a parlare di "noi". Negli ultimi anni, la Chiesa italiana ha fatto progressi significativi per includere le persone con disabilità nella vita liturgica e sacramentale, ma c'è ancora molto da fare per raggiungere una piena appartenenza.
Le persone disabili sono spesso sottorappresentate nei media e nella società, nonostante le loro capacità e talenti. Per cambiare questa situazione, è necessario permettere loro di esprimersi oltre la loro disabilità, riconoscendo i loro doni e talenti. Suor Donatello ricorda le parole di Stevie Wonder, che sottolineano come la disabilità non limiti la capacità di visione e realizzazione personale.
Ci sono molti esempi di persone e comunità che si impegnano per ottenere diritti negati e migliorare l'accessibilità. Ad esempio, a Ravenna è stata inaugurata una spiaggia accessibile a tutti, frutto della collaborazione tra diverse realtà territoriali. Altri esempi includono l'impegno di persone come Rosaria, una mamma con disabilità che lotta per la fruibilità dei luoghi nella sua regione.
Guardando al prossimo Giubileo, c'è una maggiore sensibilità verso le persone con disabilità rispetto all'Anno Giubilare del 2000. La speranza è che il Giubileo non abbia barriere, permettendo a tutti di partecipare e sentire un senso di appartenenza alla Chiesa. Iniziative come l'implementazione di altre Lingue dei Segni nei media vaticani e la app "Vatican For All" sono passi avanti verso un'inclusione più completa. Il desiderio è che le persone con disabilità possano sentirsi protagoniste e parte integrante della comunità, non solo durante il Giubileo, ma anche nella loro vita quotidiana nelle diocesi di appartenenza.
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