I CUSTODI DEL SANTUARIO - Santuario della Pace - Albisola Superiore (SV)
I CUSTODI DEL SANTUARIO
•Dal 1482 ad oggi al Santuario della Pace si sono succeduti diversi custodi.
•Dal 1482 al 1609: il Comune di Albisola vi pose un Sacerdote diocesano e, ad abitazione ultimata, gli ufficianti furono tre.
•Dal 1609 al 1626: in questo periodo il Santuario passò ai frati Minori Conventuali Scalzi. Soppresso l'Ordine nel 1626 dal Papa Urbano VIII, il Comune affidò nuovamente il Santuario a dei sacerdoti diocesani fino al 1628.
•Dal 1628 al 1805: nel 1628 al Santuario della Pace si ebbero di nuovo i Religiosi, gli Agostiniani Scalzi. Durante la loro lunga permanenza, il Santuario ebbe momenti felici. Per lo zelo dei Religiosi, la devozione alla Madonna della Pace ebbe un forte impulso; completarono la costruzione del convento e portarono miglioramenti al Santuario.
•Le nuove leggi restrittive della rivoluzione francese fecero impoverire di vocazioni i seminari e le case religiose per cui, nel 1805, i religiosi, ridotti a un solo padre anziano furono costretti a rimettere chiesa e convento al Comune di Albisola Superiore.
•Dal 1805 al 1883: il Santuario venne affidato agli Osservanti Riformati di San Francesco, ma per dissensi con l'amministrazione comunale, nel 1883 si ritirarono lasciando il posto alla Pia Società di San Giuseppe da poco fondata dal piemontese San Giuseppe Murialdo. Essi vi rimasero fino al 1907.
•Dal 1907 al 1914: nel 1907 il Comune affidò la custodia del Santuario ai padri Redentoristi francesi. Con lo scoppio della prima guerra mondiale anche questi dovettero andarsene lasciando il Santuario in abbandono e il convento vuoto.
•Ad abitarlo furono i profughi della guerra mandati dalle autorità militari. Terminate le ostilità e i profughi ritornati ai loro paesi, santuario e convento rimasero nuovamente deserti e in pessime condizioni.
•Nel 1919 il patrimonio materiale e spirituale passò ai Sacerdoti del Sacro Cuore (Dehoniani), i quali posero qui la sede del noviziato. Al Santuario della Pace sono passati generazioni di novizi, divenuti sacerdoti o religiosi laici. Molti di essi divennero missionari. La loro partenza per le missioni ha permesso di estendere la presenza dehoniana in diverse parti del mondo: Portogallo, Argentina, Mozambico, Congo, Camerun, Filippine, India, Angola, Vietnam.
Le promettenti prospettive vocazionali degli anni 1950 portarono a realizzare ambienti idonei all'accoglienza anche di ragazzi intenzionati a diventare Sacerdoti del Sacro Cuore o Fratelli Cooperatori.
Un momento intenso di iniziative e di partecipazione è stata la celebrazione del quinto centenario del "fatto prodigioso" (1982). In tale circostanza la comunità dehoniana ha inteso incrementare la conoscenza del Santuario in quanto l'attenzione precedente era focalizzata sulla formazione nel noviziato. Si è accesa la "lampada perpetua" ad invocazione della pace, il cui olio è garantito dalla popolazione. Si è pure promosso il movimento "Operatori di Pace", per sensibilizzare soprattutto i giovani al tema della pace, e la commemorazione dell'Evento il giorno 18 di ogni mese.
Ogni anno viene rinnovato il gesto dell'offerta dell'olio alla presenza dei sindaci dei tre Comuni e della popolazione.
Il Santuario della Pace rappresenta un faro di fede e spiritualità che ha attraversato i secoli, testimoniando la devozione ininterrotta alla Madonna della Pace. Ogni comunità religiosa che ha custodito questo luogo ha contribuito a mantenerne vivo il significato, arricchendolo con preghiere, opere e dedizione al servizio. Sotto la guida dei Sacerdoti del Sacro Cuore, il Santuario è divenuto non solo un centro di formazione religiosa, ma un simbolo universale di pace e missione evangelica, irradiando il messaggio cristiano oltre i confini locali e ispirando generazioni di fedeli e missionari.
La lampada perpetua è emblema di una fede che illumina e unisce, richiamando ogni giorno l'impegno per la pace e la fraternità. Il Santuario continua così a essere un luogo dove la tradizione si fonde con la speranza, invitando tutti a ritrovare nella preghiera la forza per costruire un mondo più giusto e pacifico.
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