LEONE DEHON - CALENDARIO DEL CENTENARIO 1925 – 2025
LEONE DEHON: PASSIONE PER CRISTO, PASSIONE PER GLI UOMINI.
CENTENARIO 1925 – 2025
Cari amici e benefattori,
il calendario di quest'anno è dedicato al ricordo dei cento anni della morte del nostro Fondatore Padre Leone Dehon (1925 - 2025). Ringraziamo il Signore per il dono di questa esistenza dedicata al Vangelo e al servizio della Chiesa. P. Dehon ha avuto la grazia di rispondere alla chiamata al sacerdozio con generosa dedizione, investendo le energie nella sua diocesi di Soissons (Francia) e nel fondare l'Istituto religioso dei Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù. Il momento storico in cui è vissuto, caratterizzato da significativi cambiamenti sociali, l'ha portato a impegnarsi nell'apostolato della formazione dei preti e dei laici alla luce dei nuovi orientamenti del magistero della Chiesa, La devozione al Sacro Cuore, l'impegno sociale e missionario, il carisma dell'amore, oblazione e riparazione hanno caratterizzato la sua azione di sacerdote e di fondatore.
La scelta dei dipinti del calendario ha inteso mettere in luce la sua devozione ai Santi che sono in sintonia con la sua spiritualità.
Un grazie sincero a voi che condividete la nostra missione nella Chiesa con la preghiera e il sostegno economico.
Vita donata al Sacro Cuore
Il 12 agosto di quest'anno noi Dehoniani celebriamo l'anniversario della morte del nostro fondatore p. Leone Giovanni Dehon (1843 - 1925). Sono trascorsi cento anni e il sentimento di gratitudine per quanto egli ha fatto nella Chiesa e per la Chiesa è profondo. Ha avuto la grazia di dare vita anche all'Istituto del Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù che continua a vivere della sua ispirazione originaria e a diffondere il carisma dell'amore, dell’oblazione e della riparazione. Da piccolo seme di una diocesi della Francia (Soissons), la Congregazione si è diffusa nel mondo, già durante la vita del Fondatore, e ora ha un'estensione che tocca quattro continenti.
Partecipe del suo tempo
P. Dehon ha dedicato la sua esistenza alla causa del Regno di Dio. La scelta del sacerdozio l'ha maturata gradualmente fin dalla tenera età e vi è giunto dopo gli studi universitari, superando la posizione contraria del padre. Gli eventi lo hanno portato in stretto contatto con le problematiche del suo tempo: sviluppo della industrializzazione, istanze sociali dai toni di contrapposizione e squilibrio. Chiesa impreparata a cogliere i segni dei tempi, urgenza di stare dalla parte del mondo operaio sia per le problematiche sociali sia per la formazione umana e cristiana. Figlio della media borghesia, è riuscito a cogliere i bisogni emergenti e a trovare un'azione pastorale idonea. Questo gli ha permesso di tenere aperto l'orizzonte e di fare scelte idonee.
Attirato da Cristo - Cuore
La formazione ricevuta fin da piccolo, favorita dall'insegnamento e dall'esempio della madre, l'ha orientato a cogliere la centralità dell'amore del Padre e di Cristo, e ad aprirsi alla sensibilità verso i bisognosi. L'ha molto segnato la devozione al Sacro Cuore e ha colto nelle pagine evangeliche l'amore concreto di Cristo nei confronti delle persone, soprattutto quelle toccate dalle malattie e dalle fragilità. Ha puntato lo sguardo sul cuore di Cristo: la sua donazione totale che l'ha portato a dare la vita. L'icona del costato trafitto di Gesù ha messo in risalto la ricchezza racchiusa nel suo cuore. La spiritualità del suo tempo, focalizzata sul Sacro Cuore di Gesù, l'ha favorito nel diffonderne la devozione. È giunto, cosi, a maturare la consapevolezza di dare vita a un Istituto dedicato al Sacro Cuore. L'ha pensato alla luce del carisma dell'amore oblativo e della riparazione, aperto alle necessità di tutta la Chiesa, quindi per sua natura missionario: presente nei contesti più bisognosi dell'Europa e delle Missioni all'estero. La sua carica apostolica l'ha spinto, fin da subito, a cercare spazi diversificati in cui inviare i suoi religiosi.
Per Lui ho vissuto, per Lui muoio
Pochi giorni prima di morire, guardando la statua del Sacro Cuore presente nella sua camera, ha detto: "Per Lui vivo, per Lui muoio". Esprime la sintesi della sua esistenza, Si è lasciato attirare da Gesù "mite e umile di cuore", si è sempre più conformato a Lui nel vissuto quotidiano, per Lui ha dedicato tutto sé stesso "per l'avvento del Suo Regno nelle anime e nelle società". Dai suoi religiosi si attende che siano "profeti dell'amore e servi- tori della riconciliazione".
A cento anni dalla sua morte, i Dehoniani sono presenti in 39 nazioni del mondo, ognuna con espressioni apostoliche consone con il contesto, ma tutte unificate dallo stesso carisma: amore, oblazione, riparazione.
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