martedì 17 dicembre 2024

DAL BUIO DELLA MORTE, UNA LUCE DI SPERANZA.

DAL BUIO DELLA MORTE, UNA LUCE DI SPERANZA.

Dopo il tragico incidente, Matilde Lorenzi, giovane promessa dello sci italiano di soli 19 anni, è venuta a mancare. La sua assenza solleva in noi una questione profonda e inquietante. Matilde ha vissuto una vita breve ma intensa, una vita che si spegne troppo presto, lasciando dietro di sé un vuoto incolmabile. La sua scomparsa non è solo una tragedia personale; è un richiamo collettivo per riflettere su cosa significa davvero essere vivi.

Matilde non era solo una giovane promessa dello sci italiano. Era una ragazza che si stava preparando a vivere, a scoprire, a creare ricordi. Era una di noi, con sogni e aspirazioni, e ora ci troviamo a chiederci: dove sia, ora? Dove si trova quella vita spezzata?

È una domanda che ci perseguita. Non vogliamo rassegnarci alla sua assenza; vogliamo capire, vogliamo trovare un senso in questo dolore. Eppure, in questa ricerca, ci rendiamo conto che la vera domanda non è solo dove sia Matilde, ma anche come possiamo onorare la sua memoria e il suo spirito.

La resurrezione, un concetto spesso relegato a una dimensione puramente spirituale, ci offre una prospettiva di speranza. Non parliamo solo di vita dopo la morte, ma di vita che continua, di eredità che vive in ciascuno di noi. Matilde vive nei ricordi, nelle sfide affrontate. Ogni volta che guardiamo una pista da sci, ogni volta che sentiamo il vento gelido sulla pelle, possiamo sentire la sua presenza.

Non possiamo nasconderci dietro parole di circostanza o illusioni. Dobbiamo affrontare il fatto che Matilde non tornerà. Ma in questo doloroso riconoscimento, possiamo trovare anche una fonte di forza. Possiamo decidere di portare avanti la sua passione, di vivere con la stessa intensità e dedizione che lei ha mostrato. Possiamo scegliere di ricordarla non con tristezza, ma con gratitudine per averci mostrato quanto sia preziosa la vita.

La sua vita ci chiama a essere più presenti, a vivere ogni istante come un dono, a essere consapevoli della bellezza e della fragilità dell'esistenza. Dobbiamo rimanere uniti, sostenendoci l'un l'altro, celebrando la vita che Matilde ha condiviso e lasciando che il suo spirito continui a ispirarci.

In questo momento di lutto, non dimentichiamo mai che la vita è un viaggio, e Matilde ci ha lasciato un compito: vivere intensamente, amare profondamente e affrontare la realtà con coraggio. Onoriamo la sua memoria, portando avanti il suo amore per la neve, per lo sci, e per la vita stessa.

Grazie, Matilde, per tutto quello che ci hai dato. Non sei qui fisicamente, ma vivrai per sempre nei nostri cuori.

 

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