XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)
Domenica 23 Giugno 2024
Dal libro di Giobbe - Gb 38,1.8-11Il Signore prese a dire a Giobbe in mezzo all’uragano:«Chi ha chiuso tra due porte il mare,quando usciva impetuoso dal seno materno,quando io lo vestivo di nubie lo fasciavo di una nuvola oscura,quando gli ho fissato un limite,gli ho messo chiavistello e due portedicendo: “Fin qui giungerai e non oltree qui s’infrangerà l’orgoglio delle tue onde”?».
1. IL SIGNORE RISPOSE A GIOBBE in mezzo all’uragano, è una parola in mezzo alla tempesta, UNA TEOFANIA E anziché dare delle risposte Giobbe (= il perché Lui, uomo giusto e buono è colpito da sciagure immense) SI SENTE FARE DA DIO DELLE DOMANDE che non riguardano la sua vita e LO PORTANO FUORI DI SÉ, prima di sé, riguardano il creato…2. E proprio una di queste domande riguarda il mare, la creazione del mare. Dio dice a Giobbe Chi ha chiuso tra due porte il mare quando usciva l'impetuoso dal seno materno… IL MARE È IL SIMBOLO DELLA POTENZA DEL MALE orgogliosa che ha l'impressione di una immensa potenza MA IL SIGNORE LA DOMINA…3. Dio domanda Giobbe: chi ha dominato il mare (=male)? Giobbe deve dire “Io no”. DEVE RICONOSCERE LA PROPRIA POVERA LIMITATA UMANITÀ DI FRONTE AD UN DIO CREATORE IMMENSO NEL POTERE E IMMENSO NELL'AMORE. Può fidarsi di Dio…
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Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi - 2Cor 5,14-17Fratelli, l’amore del Cristo ci possiede; e noi sappiamo bene che uno è morto per tutti, dunque tutti sono morti. Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risorto per loro.Cosicché non guardiamo più nessuno alla maniera umana; se anche abbiamo conosciuto Cristo alla maniera umana, ora non lo conosciamo più così. Tanto che, se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove.
1. Paolo parla dell'amore di Cristo che ci sospinge, diceva la precedente traduzione, ci possiede dice l'attuale. L’AMORE DI CRISTO È IL MOTORE DELLA NOSTRA VITA, È IL SENSO, È LA FORZA DELLA NOSTRA ESISTENZA. Cristo per amore è morto per tutti ed è morto per noi perché noi potessimo vivere per Lui…2. Se uno è in Cristo, se gli appartiene, dice Paolo È UNA CREAZIONE NUOVA, è un altro mondo, è la liberazione dal potere del male le cose vecchie sono passate ne sono nate di nuove. L'ESSERE IN LUI È CERTEZZA DI VITA CHE NON MUORE.3. SE UNO È IN CRISTO È VERAMENTE SALVATO. È la rivoluzione che Paolo ha vissuto, ma è la rivoluzione cristiana di sempre: NON VIVERE PIÙ PER NOI STESSI, per i nostri interessi e ritorni di immagine, MA AD IMMAGINE DI CRISTO, per Lui e secondo Lui, col suo amore e nel suo amore…
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+ Dal Vangelo secondo Marco - Mc 4,35-41
In quel giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui.Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?».Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».
1. La narrazione della TEMPESTA È LA SITUAZIONE INTERIORE CHE MOLTI DI NOI VIVONO QUOTIDIANAMENTE. E Gesù dorme, come se non gli importasse, o perlomeno è questa la sensazione che hanno i discepoli. La lezione dei discepoli è bellissima: TROVANO IL CORAGGIO DIRLO. PREGANO CON SINCERITÀ…2. Ma poi sono DISPOSTI AD ACCETTARE LA LEZIONE CHE GESÙ IMPARTISCE proprio a partire da questa sensazione: “Destatosi, sgridò il vento e disse al mare: «TACI, CALMATI!». Il vento cessò e vi fu grande bonaccia. Poi disse loro: «PERCHÉ SIETE COSÌ PAUROSI? NON AVETE ANCORA FEDE?»”. Quello che ci salva e ci fa vivere giorno dopo giorno è LA FEDE NELLA COSTANTE PRESENZA DI DIO, che placa le tempeste e fa avvicinare la nostra barca alla riva…3. Ci è difficile ragionare se non a partire sempre da ciò che sentiamo. Se sentiamo paura ragioniamo con paura. Gesù dice che la FEDE È DISOBBEDIRE ALLA PAURA E RICORDARSI DI CIÒ CHE SI CREDE ANCHE QUANDO NON LO SI SENTE. Credere è fidarsi di Gesù non della tempesta…
BUONA DOMENICA…
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DIFFICOLTÀ
Le difficoltà della vita possono spaventare i cuori deboli, ma rafforzano le anime forti. Anche con Gesù presente, gli Apostoli ebbero paura e lui disse: "Non avete ancora fede?". Le avversità sono occasioni per crescere e rafforzarci, mostrando la nostra forza interiore e virtù. Come diceva Delacroix, l'avversità restituisce agli uomini le virtù che la prosperità toglie loro.
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OMELIA - XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)
LECTIO DIVINA - XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)
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