VUOI ESSERE LIBERO?
In un’interessante riflessione pubblicata su Infocatolica Mons. Erik Varden propone un concetto di libertà molto diverso da quello a cui siamo abituati. Una «perfetta libertà» si raggiunge quando lasciamo che sia Dio ad agire in noi. Tutto il contrario di quello che ci insegna la nostra società secolarizzata che ci propone una vita improntata al libertinaggio, un approccio che Varden definisce «falso e noioso».
«Ricorda –il prelato – che Dio non ci chiede mai l’impossibile. Se ci invita a cercare la libertà perfetta, quella libertà ci è accessibile. Non dipende dalle condizioni esterne. Nasce da dentro di noi». La vita monastica è per Varden, scuola di libertà per eccellenza e non è rivolta solo ai religiosi. Si tratta, infatti di una “pedagogia” che possono vivere tutti, in qualunque stato di vita e che si compone di varie fasi.
Innanzitutto la presa di coscienza del reale. Bisogna accettare la propria vita e la propria storia così com’è: “Ciò che limita la mia libertà non è il reale, ma i miei sogni febbrili su come avrebbe dovuto essere il reale. Queste illusioni mi chiudono in me stesso (una tenebrosa prigione), mentre l’abbraccio del reale mi apre all’azione di Dio, Creatore del cielo e della terra, e quindi Signore sovrano di tutto ciò che è”.
La seconda fase mi porta a confidare che Dio può fare qualcosa di meraviglioso con questa realtà concreta. La sua provvidenza è infallibile. Può fare miracoli con qualsiasi cosa, anche la sofferenza e la malattia, anche il peccato, se diamo a Dio la libertà di agire. Dio può compiere miracoli in modo diretto e intervenire in maniera straordinaria nella nostra vita. «Ma questo non è il suo metodo preferito», «normalmente si comporta come il giardiniere o il contadino delle parabole evangeliche. Seminare, innaffiare e diserbare. Applicare un buon fertilizzante in quantità abbondanti. Un metodo che richiede da parte nostra la volontà di aspettare. Questo atteggiamento non è spontaneo per la maggior parte di noi, ammettiamolo. Il nostro desiderio di cambiamento immediato può essere prepotente.
Per questo, la terza fase del metodo è proprio la pazienza, «quella splendida virtù che, secondo san Benedetto, ci permetterà di scoprire dal di dentro il mistero pasquale e di verificare l’efficacia dei rimedi pasquali». Sottomettendoci a questa pedagogia, «conosceremo sempre più intimamente Gesù Cristo, la Verità che ci rende liberi».
Ecco il cuore del concetto di “libertà” per il cristiano: io sono libero se consento a Dio di agire nella mia vita e in me, prendo coscienza della realtà, confido in Dio e nella sua Provvidenza e soprattutto pratico la virtù della pazienza.
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