LA FORZA DELLA PREGHIERA...
La testimonianza dell'Ucraina offre un potente esempio della forza della preghiera in situazioni estreme. Il leader religioso, il patriarca Sviatoslav, condivide la sua esperienza in un contesto di guerra, sofferenza e paura prolungata. Il tempo pasquale, periodo di riflessione e preghiera, diventa una sfida ancora più significativa per coloro che vivono in condizioni estreme come i cittadini ucraini.
Secondo Sua Beatitudine Sviatoslav, la preghiera non è solo una recitazione di parole o un rituale, ma una potenza che deriva dalla comunione con Dio. E Dio ti dona la forza di vivere in mezzo alle avversità della guerra, ti dona la forza della Pasqua, la forza di continuare nell’impegno pastorale e nel servizio al prossimo, offrendo un supporto morale e spirituale a coloro che soffrono. La preghiera è vita, è elemento chiave in questo contesto, non solo come simbolo o cerimonia, ma come una forza trasformatrice che tocca il cuore e la realtà circostante.
Spesso coloro che si prendono cura di una persona in lutto, come una giovane moglie che ha appena appreso della morte del marito al fronte, scoprono di non avere parole significative da offrire. Dice il patriarca: “Puoi solo essere presente, piangere con quelle persone e condividere il loro dolore”. Ma il condividere il dolore di una persona è farsi carico di quel dolore nel proprio cuore. La preghiera ci aiuta a far si che quel dolore opprimente non schiacci il tuo cuore”. E l’unica risposta, che abbiamo dice il Patriarca, è la risposta della fede alimentata dalla preghiera.
Il patriarca ribadisce con forza l'importanza della preghiera durante le situazioni di pericolo imminente, come gli attacchi russi su Kiev nel febbraio 2022. Mentre la popolazione cercava rifugio nei bunker, Sua Beatitudine afferma che la risposta spirituale basata sulla preghiera può donare una forza interiore che aiuta a superare la paura. Inoltre, la preghiera non è solo un atto di protezione contro le minacce esterne, ma anche un modo per trasformare la propria interiorità e affrontare le sfide con coraggio. Facile sarebbe lasciarsi andare al risentimento, facile trovare parole di odio e di maledizione, ecco che la preghiera rivolta a Dio ci apre ad uno spiraglio di pace, ci dona la forza della vita, la forza di colui che si abbandona nelle braccia del Padre.
La consapevolezza della situazione che stiamo vivendo, situazione estrema, è invito ad alzare gli occhi al cielo e trovare in Dio la motivazione, il senso del vivere e del morire, per rinvigorire la propria vita. La Pasqua e il dono dello Spirito Santo ci aiuti ad affrontare le paure personali, portandone il peso e ci aiuti nella ricerca della comunione con Dio.
La testimonianza dell'Ucraina sia per noi un richiamo alla profondità e alla potenza della preghiera in tempi di sofferenza e guerra. La preghiera è uno strumento essenziale per il fedele. Per poterla esercitare è importante sapersi ritagliare del tempo da dedicare alla meditazione della Parola. Per rendere più semplice e immediato il contatto con Dio è possibile recitare il rosario. Maria Santissima ci aiuti ad accogliere il mistero di Dio.
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