martedì 4 luglio 2023

DIO DOVE SEI?

DIO DOVE SEI?

Come Gesù è presente oggi? 

Cristo è presente nelle azioni liturgiche, è presente nella Sua Parola, nei Suoi ministri, nei sacramenti, è presente quando la Chiesa prega e loda, è presente soprattutto nella Eucaristia.

Ma perché se è presente non si vede? 

Ecco il mistero. La presenza di Cristo è vera e reale, ma sacramentale, cioè nascosta sotto i segni del pane e del vino. Si tratta di un miracolo che Gesù ha dato il potere di compiere, di ripetere, di perpetuare ai suoi apostoli, e dopo di loro ai sacerdoti. Il sacerdote ripetendo le parole pronunciate da Gesù nell’ultima cena sul pane e sul vino rende presente il Corpo, il Sangue, l’Anima e la Divinità di Gesù Cristo. È un miracolo che accade sotto i nostri occhi e che noi crediamo sulla Parola di Cristo.

Ma per quale ragione Gesù si rende presente sotto l’aspetto di segni speciali quali il pane e il vino? 

Perché questi segni parlano, ci dicono molte cose di Gesù. Innanzitutto il pane e il vino danno all’Eucarestia il significato di carne e di sangue, cioè di sacrificio, di rinnovazione della morte di Gesù sulla croce. Nella Eucarestia Cristo torna a donarsi, ad offrire, seppure in modo non violento, la sua vita per la salvezza dell’umanità, e proprio ciascuno di noi ha la possibilità di avvicinarlo e ripetere con San Paolo: “Mi ha amato e ha dato sé stesso per me” Galati 2, 20. Inoltre, il pane e il vino sono fatti per essere rispettivamente mangiati e bevuti. Nell’Eucarestia Gesù diventa nostro cibo e nostra bevanda.

Quando assumiamo questo sacramento noi siamo soliti dire che “facciamo la comunione”, Gesù vuole non solo essere vicino, ma in comunione con noi. Per quale ragione? 

Perché vuole essere come il cibo per il corpo, principio di vita nuova. Egli stesso, infatti, ha dichiarato: “Chi mangia questo pane vivrà in eterno” Giovanni 6, 58.

Infine non possiamo dimenticare che l’Eucarestia è stata istituita durante un pasto, momento di incontro e di unione. Dall’Eucarestia nasce l’unità della Chiesa. Lo ricorda l’apostolo Paolo quando afferma: “Noi formiamo un solo corpo, tutti infatti partecipiamo dell’unico pane” (Prima Corinti 10, 17). Unità che si esprime nell’accogliere e vivere il comandamento di Gesù: “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi” quel “come” è tremendo! Siamo chiamati ad amare come Egli ci ha amati! Se siamo discepoli di Cristo l’amore è la nostra vita: “Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli se avrete amore gli uni per gli altri”.

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