L’importante è fare la volontà di Dio...è stare al suo gioco...
Visse a Sassello con il padre Ruggero, camionista, e la madre Maria Teresa, casalinga. A nove anni conosce i ‘Focolarini’ di Chiara Lubich ed entra a fare parte dei ‘Gen’. Terminate le medie a Sassello si trasferisce a Savona dove frequenta il liceo classico. A sedici anni, durante una partita a tennis, avverte i primi lancinanti dolori ad una spalla: callo osseo la prima diagnosi, osteosarcoma dopo analisi più approfondite. Inutili interventi alla spina dorsale, chemioterapia, spasmi, paralisi alle gambe. Rifiuta la morfina che le toglierebbe lucidità. Si informa di tutto, non perde mai il suo abituale sorriso. Alcuni medici, non praticanti, si riavvicinano a Dio. La sua cameretta, in ospedale prima e a casa poi, diventa una piccola chiesa, luogo di incontro e di apostolato. Negli ultimi giorni, Chiara non riesce quasi più a parlare, ma vuole prepararsi all’incontro con ‘lo Sposo’ e si sceglie l’abito bianco, molto semplice, con una fascia rosa. Spiega anche alla mamma come dovrà essere pettinata e con quali fiori dovrà essere addobbata la chiesa; suggerisce i canti e le letture della Messa. Vuole che il rito sia una festa. Le ultime sue parole: "Mamma sii felice, perché io lo sono. Ciao!". Muore all’alba del 7 ottobre 1990.
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NELLO STESSO GIORNO:
SANT' ONORATO DI VERCELLI VESCOVO
IV sec.
A Vercelli, sant’Onorato, vescovo: discepolo di sant’Eusebio in monastero e suo compagno nel carcere, tenne per secondo dopo il suo maestro questa sede episcopale che istruì nella retta dottrina ed ebbe il privilegio di offrire il viatico a sant’Ambrogio in punto di morte.
SAN FEDELE DI COMO MARTIRE
Sec. III
Nei pressi di Como, san Fedele, martire. Le notizie sul suo conto sono assai più scarse di quanto lascerebbe credere la sua chiara fama. Probabilmente fu un missionario cristiano, inviato dal Vescovo di Milano sulle rive del lago, ancora abitato da infedeli. Nella diocesi di Como la sua memoria si celebra il 29 ottobre.
SAN FELICIANO, MARTIRE DI CARTAGINEca. s. III
Si sa poco o nulla di questo Santo, vissuto nel III secolo a Cartagine, nell’odierna Tunisia. Probabilmente pagano, Feliciano si converte al cristianesimo e proprio a causa della sua fede subisce il martirio in odio alla Chiesa.
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