lunedì 23 ottobre 2023

23.10.2023 - Rm 4,20-25 - Lc 12,13-21 - Quello che hai preparato, di chi sarà?

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani - Rm 4,20-25
Fratelli, di fronte alla promessa di Dio, Abramo non esitò per incredulità, ma si rafforzò nella fede e diede gloria a Dio, pienamente convinto che quanto egli aveva promesso era anche capace di portarlo a compimento. Ecco perché gli fu accreditato come giustizia.
E non soltanto per lui è stato scritto che gli fu accreditato, ma anche per noi, ai quali deve essere accreditato: a noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesù nostro Signore, il quale è stato consegnato alla morte a causa delle nostre colpe ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione.
1.Abramo ACCOGLIE IL SIGNORE NELLA SUA PAROLA e DIVIENE FEDELE VERSO LA PAROLA di Dio. Non solo crede, IN QUESTA FEDE ANCHE SI RAFFORZA. Rafforzandosi in questa fede, EGLI DONA GLORIA A DIO. Da cosa è mosso Abramo? Abramo è convinto che quanto Dio gli aveva PROMESSO era anche capace di portarlo a COMPIMENTO. Vale anche per Te?

2. L’atto di fede di Abramo è per il Signore VERO ATTO DI GIUSTIZIA. Aderendo alla Parola di Dio nella fede SI STABILISCE BUONA RELAZIONE CON DIO e tra di noi, dunque SIAMO GIUSTIFICATI, RESI GIUSTI: SIAMO SALVATI.

3. Questo vale non soltanto per Abramo, MA ANCHE PER NOI che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesù nostro Signore. CHI CREDE NEL DIO CHE HA RISUSCITATO GESÙ CRISTO DAI MORTI, CREDE ANCHE IN GESÙ COME MESSIA E SALVATORE DEL MONDO. Credere in Gesù è la nostra giustificazione/salvezza!
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Dal vangelo secondo Luca - Lc 12,13-21
In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?».
E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».
Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così – disse –: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».  

 

L'ANIMA

Che cosa ci vuole dire la parabola dell'uomo ricco? Che la vera ricchezza è dentro. "L'esterno non aumenta neanche di un grammo la tua felicità". Gesù dice: "Tu, tuo fratello e tutti quelli che confidano solo nelle ricchezze perderanno la vita... l'anima... la parte feconda, creativa, vera della vita". Ma Tu ti stai prendendo cura della tua anima? Del tuo mondo interiore o lo stai lasciando morire? Pensaci prima che sia tardi....

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«Il povero vuole diventare ricco / il ricco vuole diventare re / e il re non è soddisfatto finché non ha il potere su ogni cosa» (B. Springsteen). Così va il mondo. E Gesù chiede: la vita da cosa dipende?

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