martedì 7 ottobre 2025

I DETTAGLI DELLA VITA

I DETTAGLI DELLA VITA

La vita di Ottmar Tovar Almanza racconta come la fede possa trasformare ferite familiari in una chiamata alla santità. Nato a Città del Messico nel 1993, Ottmar ha vissuto il divorzio dei genitori e il cambiamento di città da bambino. Molti avrebbero visto in questi eventi un ostacolo alla serenità, ma per lui sono stati un invito a scoprire la presenza silenziosa e costante di Dio nella propria vita. La sua vocazione sacerdotale, infatti, non nasce dal nulla: è il frutto di un cammino lento, accompagnato dall’esempio della madre, dalla figura ispiratrice del primo parroco e dalla devozione alla Beata Vergine.

 La spinta decisiva arriva da Medjugorje, luogo di preghiera e discernimento. Ottmar racconta come, in un pellegrinaggio, il semplice ascolto di una testimonianza di conversione abbia aperto il suo cuore alla chiamata del Signore. Non c’è stato un evento miracoloso, ma una serie di incontri e segni che hanno composto il puzzle della sua vocazione. È un richiamo a comprendere che Dio opera spesso nei dettagli ordinari della vita, attraverso esperienze concrete, incontri significativi e gesti di fede che sembrano piccoli ma che, insieme, indicano la strada.

 Il percorso di Ottmar mostra anche come le ferite familiari possano diventare terreno fertile per la crescita spirituale. Il divorzio dei genitori e l’assenza di una figura paterna non hanno cancellato il suo desiderio di paternità; l’hanno piuttosto trasformato in una vocazione spirituale. Essere sacerdote, per lui, significa diventare padre di molti figli spirituali, guidarli nella fede e nella vita eterna. Questa dimensione ci invita a riflettere sul senso profondo delle vocazioni: non si tratta solo di scelte personali, ma di rispondere all’amore di Dio trasformando la propria storia, anche le ferite, in strumenti di bene.

 Il messaggio più profondo che emerge dalla testimonianza di Ottmar è che la vocazione non è un percorso lineare né privo di difficoltà, ma un cammino di ascolto, fiducia e disponibilità. Medjugorje diventa simbolo di un luogo – fisico o spirituale – in cui il cuore può fermarsi, pregare, discernere e comprendere la volontà di Dio. In ogni vita, anche la più segnata dalle sfide, è possibile scoprire una chiamata che dà senso, guida e paternità spirituale.

 La storia di Ottmar ci ricorda che le difficoltà non definiscono il nostro destino: è la risposta a Dio, anche attraverso piccoli passi di fede e apertura, a trasformare il dolore in vocazione e a farci sperimentare la bellezza di essere strumenti della grazia. In un mondo che spesso ci spinge a misurare il valore personale con successi materiali o riconoscimenti immediati, la vita di Ottmar invita a fermarsi, ascoltare e rispondere con coraggio alla chiamata che può cambiare la propria vita e quella degli altri.

 

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