giovedì 30 gennaio 2025

RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI, CONCEDICI LA TUA PACE: parte 4 - La meta della pace.

RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI, CONCEDICI LA TUA PACE

Riascoltiamo il messaggio del Papa per la Giornata Mondiale della Pace 2025 e lasciamoci interrogare.


Parte 4 - La meta della pace.


Coloro che intraprenderanno, attraverso i gesti suggeriti, il cammino della speranza potranno vedere sempre più vicina la tanto agognata meta della pace. Il Salmista ci conferma in questa promessa: quando «amore e verità s’incontreranno, giustizia e pace si baceranno». Quando mi spoglio dell’arma del credito e ridono la via della speranza a una sorella o a un fratello, contribuisco al ristabilimento della giustizia di Dio su questa terra e mi incammino con quella persona verso la meta della pace. Come diceva S. Giovanni ventitreesimo, la vera pace potrà nascere solo da un cuore disarmato dall’ansia e dalla paura della guerra.


Che il 2025 sia un anno in cui cresca la pace! Quella pace vera e duratura, che non si ferma ai cavilli dei contratti o ai tavoli dei compromessi umani. Cerchiamo la pace vera, che viene donata da Dio a un cuore disarmato: un cuore che non si impunta a calcolare ciò che è mio e ciò che è tuo; un cuore che scioglie l’egoismo nella prontezza ad andare incontro agli altri; un cuore che non esita a riconoscersi debitore nei confronti di Dio e per questo è pronto a rimettere i debiti che opprimono il prossimo; un cuore che supera lo sconforto per il futuro con la speranza che ogni persona è una risorsa per questo mondo.


Il disarmo del cuore è un gesto che coinvolge tutti, dai primi agli ultimi, dai piccoli ai grandi, dai ricchi ai poveri. A volte, basta qualcosa di semplice come «un sorriso, un gesto di amicizia, uno sguardo fraterno, un ascolto sincero, un servizio gratuito». Con questi piccoli- grandi gesti, ci avviciniamo alla meta della pace e vi arriveremo più in fretta, quanto più, lungo il cammino accanto ai fratelli e sorelle ritrovati, ci scopriremo già cambiati rispetto a come eravamo partiti. Infatti, la pace non giunge solo con la fine della guerra, ma con l’inizio di un nuovo mondo, un mondo in cui ci scopriamo diversi, più uniti e più fratelli rispetto a quanto avremmo immaginato.


Concedici, la tua pace, Signore! È questa la preghiera che elevo a Dio, mentre rivolgo gli auguri per il nuovo anno ai Capi di Stato e di Governo, ai Responsabili delle Organizzazioni internazionali, ai Leader delle diverse religioni, ad ogni persona di buona volontà.


Rimetti a noi i nostri debiti, Signore,

come noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e in questo circolo di perdono concedici la tua pace,

quella pace che solo Tu puoi donare

a chi si lascia disarmare il cuore,

a chi con speranza vuole rimettere i debiti ai propri fratelli,

a chi senza timore confessa di essere tuo debitore,

a chi non resta sordo al grido dei più poveri.


DOMANDIAMOCI:


In che modo il "disarmo del cuore" può favorire relazioni più autentiche e il raggiungimento della pace vera? Tu lo vivi?

Come possiamo tradurre nella vita quotidiana gesti semplici, come un sorriso o un ascolto sincero, per avvicinarci alla pace? A chi doni il tuo sorriso?

Quali azioni concrete possiamo intraprendere per contribuire a un mondo più unito e solidale?

 

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