domenica 28 settembre 2025

Am 6,1.4-7 - 1Tm 6,11-16 - Lc 16,19-31 - XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Domenica 28 Settembre 2025

Dal libro del profeta Amos - Am 6,1.4-7

Guai agli spensierati di Sion
e a quelli che si considerano sicuri
sulla montagna di Samaria!
Distesi su letti d’avorio e sdraiati sui loro divani
mangiano gli agnelli del gregge
e i vitelli cresciuti nella stalla.
Canterellano al suono dell’arpa,
come Davide improvvisano su strumenti musicali;
bevono il vino in larghe coppe
e si ungono con gli unguenti più raffinati,
ma della rovina di Giuseppe non si preoccupano.
Perciò ora andranno in esilio in testa ai deportati
e cesserà l’orgia dei dissoluti. 
 

1. Amos critica aspramente GLI SPENSIERATI DI SION, cioè quelle PERSONE CHE STANNO BENE E NON SI PREOCCUPANO DEGLI ALTRI. Di fronte alla superficialità, alla spensieratezza di chi si sente al sicuro, di chi si crogiola nella dissolutezza, INDIFFERENTE rispetto al male e al pericolo che incombe sul popolo, il profeta Amos profetizza che SARANNO I PRIMI A SUBIRE LE CONSEGUENZE DEL MALE IN ARRIVO.

2. Questa PROFEZIA SI REALIZZERÀ DOPO POCHI ANNI. La rovina di Santa Maria e un secolo dopo la rovina di Gerusalemme sarà una conseguenza disastrosa di quell'atteggiamento spensierato, SENZA PENSIERO, SENZA SAPIENZA. E quando i fatti accadono è troppo tardi. Pensarci prima! Uomo avvisato mezzo salvato! IL SIGNORE CI AVVISA PERCHÉ POSSIAMO ESSERE SALVATI.

3. Per i profeti e per Amos in modo particolare, è chiaro che LA SALVEZZA PER IL POPOLO DI ISRAELE STA NELLA SUA CONVERSIONE, nel suo ritorno a Dio, NELL’ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ rispetto all’impegno di osservare la legge e l’alleanza. Coraggio!

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Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo - 1Tm 6,11-16

Tu, uomo di Dio, evita queste cose; tendi invece alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza. Combatti la buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla quale sei stato chiamato e per la quale hai fatto la tua bella professione di fede davanti a molti testimoni.
Davanti a Dio, che dà vita a tutte le cose, e a Gesù Cristo, che ha dato la sua bella testimonianza davanti a Ponzio Pilato, ti ordino di conservare senza macchia e in modo irreprensibile il comandamento, fino alla manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo,
che al tempo stabilito sarà a noi mostrata da Dio,
il beato e unico Sovrano,
il Re dei re e Signore dei signori,
il solo che possiede l’immortalità
e abita una luce inaccessibile:
nessuno fra gli uomini lo ha mai visto né può vederlo.
A lui onore e potenza per sempre. Amen. 
 

1. PAOLO INVITA TIMOTEO E CI INVITA a tendere alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza, A COMBATTERE LA BUONA BATTAGLIA DELLA FEDE. La nostra fede è una battaglia, è una buona battaglia per raggiunge la vita eterna.

2. CRISTO È STATO IL PRIMO A DARE UNA FORMIDABILE TESTIMONIANZA DI FEDE davanti a Ponzio Pilato. Spetta ora a Timoteo MANTENERSI FEDELE a quella professione di fede e “CUSTODIRE puro il comandamento”, “la sana dottrina”, il Vangelo. Dovrà “CONSERVARE “INTEGRA LA FEDE cristiana, non chiusa come in uno scrigno, ma VIVA E ATTIVA nella comunità cristiana. Si tratta dunque di CONSERVARE LA FEDE PER TRASMETTERLA integralmente e fedelmente.

3. Paolo infine ci ricorda che il Signore viene celebrato come il SOVRANO UNICO e incontrastato, che TRASCENDE E SMENTISCE tutte le altre false dominazioni dei re e dei potenti umani. “ABITA UNA LUCE INACCESSIBILE” agli uomini. È PER TUTTI “LA LUCE CHE ILLUMINA E CHE SALVA”. A Lui onore e potenza per sempre. Amen.

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+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 16,19-31
In quel tempo, Gesù disse ai farisei:
«C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.
Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”.
Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”.
E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”».
1. IL SIGNORE È DALLA PARTE DEI POVERI E INSEGNA A FARE LE SCELTE GIUSTE FINCHÉ SIAMO IN VITA (usare bene la ricchezza). NON siate come i ricchi STOLTI che pensano solo a mangiare e a divertirsi: la loro vita andrà in ROVINA. LA RICCHEZZA È DA CONDIVIDERE COL POVERO...

2. Il RICCO che non si era MAI ACCORTO DI LAZZARO, ORA nell'aldilà nei tormenti LO VEDE e tramite Abramo chiede una goccia d'acqua. Abramo molto gentilmente gli dice che non c'è niente da fare, che c’è un abisso. L’ABISSO CHE LI DIVIDE DOVEVA ESSERE COLMATO QUANDO ERA IN VITA… IL DOPO È TARDI! PENSARCI PRIMA! …

3. IL RICCO ALLORA PENSA AI SUOI FRATELLI. Dice ad Abramo di mandare Lazzaro, di compiere un miracolo in modo che i suoi fratelli non facciano lo stesso errore. Abramo risponde dicendo CHE I MIRACOLI NON SERVONO perché hanno già la PAROLA di Dio, la LEGGANO, la ASCOLTINO finché sono in tempo, la PRENDANO sul serio. VALE ANCHE PER NOI! CHI VUOL CAPIRE CAPISCA...

BUONA DOMENICA…

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LECTIO DIVINA - XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

OMELIA - XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)


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