SANTI MARTIRI DEL VIETNAM
I 117 martiri del Vietnam, celebrati dalla Chiesa cattolica, rappresentano l’esempio di fede e coraggio di chi ha scelto di seguire Cristo fino al sacrificio della vita. Martirizzati tra il 1745 e il 1862, includevano 8 vescovi, 50 sacerdoti e 59 laici, tra cui madri e padri di famiglia. La maggior parte erano vietnamiti, affiancati da missionari spagnoli e francesi. Molti furono decapitati, strangolati, arsi vivi o morti in prigione a causa delle torture. Questi nomi, pur noti, rappresentano solo una parte delle persecuzioni che tra il 1645 e il 1886 causarono la morte di centinaia di migliaia di cristiani.
L’annuncio del Vangelo in Vietnam iniziò nel XVI secolo con i gesuiti, tra cui Alexandre de Rhodes, convertendo migliaia di persone nonostante le persecuzioni costanti, alternando momenti di tregua a repressioni durissime. Durante gli imperatori Minh Mang e Tu Duc, i cristiani subivano pene severe, dalle decapitazioni al marchio sulla guancia dei catechisti locali, mentre i fedeli più coraggiosi rifiutavano di rinnegare la fede anche di fronte alla morte.
Capofila del gruppo fu il sacerdote Andrea Dung Lac, cresciuto in una famiglia povera e convertitosi grazie a un catechista. Ordinato nel 1823, svolse il ministero missionario con dedizione e, più volte imprigionato, desiderava ardentemente il martirio, accettando la decapitazione ad Hanoi nel 1839 come croce per la sua gloria eterna.
I 117 martiri furono canonizzati nel 1988 da Giovanni Paolo II, che li proclamò patroni del Vietnam due anni dopo, riconoscendo l’ininterrotta fama di miracoli attribuiti alla loro intercessione. Essi incarnano la testimonianza di fedeltà e coraggio, dimostrando come la fede cristiana possa resistere e trasmettersi anche in contesti di violenza estrema.
Per noi oggi:
La fede senza compromessi è rivoluzionaria. – I martiri vietnamiti hanno scelto la coerenza alla loro coscienza spirituale anche di fronte alla morte. Oggi, spesso ci accontentiamo di compromessi comodi: quanto siamo disposti a difendere ciò in cui crediamo veramente, anche se scomodo o impopolare?
Il coraggio non è assenza di paura, ma scelta consapevole. – Essi affrontarono torture e persecuzioni, ma scelsero la libertà interiore della fede. Quante volte lasciamo che piccole paure ci privino di azioni coraggiose e autentiche nella vita quotidiana?
Il sacrificio produce frutti duraturi. – Il sangue dei martiri fu seme di nuove comunità cristiane. Anche nei nostri gesti quotidiani di generosità, onestà e coerenza, possiamo seminare qualcosa che superi la nostra stessa esistenza.
Memoria dei santi Andrea Dung Lac, sacerdote, e compagni, martiri. Con un’unica celebrazione si onorano centodiciassette martiri di varie regioni del Viet Nam, tra i quali otto vescovi, moltissimi sacerdoti e un gran numero di fedeli laici di entrambi i sessi e di ogni condizione ed età, che preferirono tutti patire l’esilio, il carcere, le torture e l’estremo supplizio piuttosto che recare oltraggio alla croce e rinnegare la fede cristiana.
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NELLO STESSO GIORNO:
BEATA MARIA ANNA SALA VERGINE
Brivio, Lecco, 21 aprile 1829 - Milano, 24 novembre 1891
A Milano, beata Maria Anna Sala, vergine della Congregazione delle Suore di Santa Marcellina, che, maestra di una scienza fondata sulla fede e sulla pietà, si dedicò con tutte le sue forze all’istruzione della gioventù femminile.
SAN CRISOGONO DI AQUILEIA Vescovo e martire
Ad Aquileia in Friuli, commemorazione di san Crisógono, martire, che si venera a Roma nella chiesa titolare che porta il suo nome nell’anniversario della sua dedicazione.
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