COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI (Messa I)
Dal libro di Giobbe - Gb 19,1.23-27
Rispondendo Giobbe prese a dire:
«Oh, se le mie parole si scrivessero,
se si fissassero in un libro,
fossero impresse con stilo di ferro e con piombo,
per sempre s’incidessero sulla roccia!
Io so che il mio redentore è vivo
e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!
Dopo che questa mia pelle sarà strappata via,
senza la mia carne, vedrò Dio.
Io lo vedrò, io stesso,
i miei occhi lo contempleranno e non un altro».
1. Giobbe, uomo giusto, si incontra con tre amici che lo accusano di ESSERE PECCATORE E DI MERITARSI LA DISGRAZIA che gli è capitata. Chiede a Dio che lo difenda dall’immagine che i suoi amici hanno di Dio. GIOBBE NON PUÒ ACCETTARE UN DIO CRUDELE E INGIUSTO, LONTANO.
2. Giobbe ACCETTA LA SOFFERENZA E NON ABBANDONA LA FEDE. Giobbe sa che il suo redentore è vivo e che vedrà Dio. Giobbe mostra il suo attaccamento a Dio NONOSTANTE TUTTO, fa la sua professione di fede nella signoria ultima di Dio.
3. “Dopo che questa mia pelle sarà strappata via, senza la mia carne, vedrò Dio”. A prescindere dalla carne, indipendentemente dalla condizione di salute, dalla mia condizione di benessere o di malessere, comunque vada IO VEDRÒ DIO. Lo vedrò non da straniero e non sarò uno straniero per Lui. GIOBBE CI DICE CHE L’ULTIMA PAROLA È DI DIO E AVREMO LA POSSIBILITÀ DI INCONTRARLO. Questo è anche il nostro desiderio e la nostra speranza.
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Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani - Rm 5,5-11
Fratelli, la speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi. Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui. Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più, ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione.
1. Paolo ci ricorda che l'uomo non può rifiutare di sperare, anche se ultimamente sono troppi quelli che gli vogliono togliere la speranza. Pertanto ci rivolge L'INVITO A RESISTERE ALLE ANGOSCE ALLE INCERTEZZE perché DIO ci ama per sempre. Coraggio!2. Paolo ci parla dello SPIRITO CHE SI RIVERSA NEL CUORE DI OGNI UOMO e, come acqua che disseta per sempre, calma l'ansia del cercare e definisce in SPERANZA CHE NON DELUDE ogni desiderio di tutti quei cuori ora abitati dall'amore di Dio. Dio, Cristo e lo Spirito Santo UNITI con il nostro cuore, nel nostro cuore. CUSTODIAMO LO SPIRITO DI DIO IN NOI…3. Il FONDAMENTO DELLA SPERANZA CRISTIANA sta nella prova di amore che Cristo ci ha dato sedendo a tavola con i peccatori, facendo comunione con loro/noi e, soprattutto, morendo in croce. E noi ci GLORIAMO di Cristo e rendiamo GRAZIE nel nostro vivere…
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+ Dal vangelo secondo Giovanni - Gv 6,37-40
In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.
Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».
MI ABBANDONO
Nella morte si può solo abbandonarsi completamente al Padre, nelle Sue mani, e credere nella Resurrezione di Gesù. La morte ci obbliga a fidarci totalmente di Dio. Desideriamo essere con Gesù e questo nostro desiderio lo esprimiamo a occhi chiusi, alla cieca, mettendoci totalmente nelle sue mani. Pregando l'Ave Maria oggi dirò con maggior consapevolezza "Adesso e nell'ora della nostra morte". La Madre verrà senz'altro ad aiutarci...
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