domenica 30 novembre 2025

Is 2,1-5 - Rm 13,11-14 - Mt 24,37-44 - I DOMENICA DI AVVENTO (ANNO A)

I DOMENICA DI AVVENTO (ANNO A)

Domenica 30 Novembre 2025

Dal libro del profeta Isaìa - Is 2,1-5

Messaggio che Isaìa, figlio di Amoz, ricevette in visione su Giuda e su Gerusalemme.
Alla fine dei giorni,
il monte del tempio del Signore
sarà saldo sulla cima dei monti
e s’innalzerà sopra i colli,
e ad esso affluiranno tutte le genti.
Verranno molti popoli e diranno:
«Venite, saliamo sul monte del Signore,
al tempio del Dio di Giacobbe,
perché ci insegni le sue vie
e possiamo camminare per i suoi sentieri».
Poiché da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.
Egli sarà giudice fra le genti
e arbitro fra molti popoli.
Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri,
delle loro lance faranno falci;
una nazione non alzerà più la spada
contro un’altra nazione,
non impareranno più l’arte della guerra.
Casa di Giacobbe, venite,
camminiamo nella luce del Signore. 

1. Isaia annuncia LA FINE DEI GIORNI quando il MONTE SION, quello su cui è costruito il tempio di Gerusalemme, diventerà il MONTE PIÙ ALTO DELLA TERRA, il vertice a cui tutti tendono. TUTTI I POPOLI SI RADUNERANNO E TENDERANNO A GERUSALEMME in un movimento concentrico e centripeto, tutti vanno verso il Signore. IN DIO C’È LA SALVEZZA.

2. Ci sarà una RICONVERSIONE INDUSTRIALE: cambieranno gli strumenti di guerra in attrezzi da lavoro, spezzeranno le spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci. ELIMINERANNO LA POLEMICA - polemica deriva da Polemos che in greco vuol dire guerra – SI PASSERÀ DALLA POLEMICA ALLA COLLABORAZIONE, al lavoro costruttivo. Questo è l'obiettivo a cui tendere. 

3. “Egli sarà giudice fra le genti e arbitro fra molti popoli”. GIUDICE E ARBITRO È IL SIGNORE. I frutti che la fede nel Signore generano sono UN RAPPORTO NUOVO tra i popoli, tra le stesse genti. QUANDO LA FEDE NON PRODUCE QUESTI FRUTTI, È SEGNO CHE ESSA ANCORA NON È VERA. NON È VERA FEDE NEL SIGNORE. Camminiamo nella luce del Signore!

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Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani - Rm 13,11-14

Fratelli, questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti.
La notte è avanzata, il giorno è vicino. Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.
Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impurità, non in litigi e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo. 

1. Si avvicina sempre di più il GIORNO DEL NOSTRO INCONTRO CON LO SPOSO. È ormai tempo di svegliarvi dal sonno, la salvezza è più vicina ora di quando siamo diventati credenti. IL GIORNO È VICINO QUINDI NON DORMIAMO e di conseguenza GETTIAMO via le opere delle tenebre e INDOSSIAMO le armi della luce. Capito?

2. Anche se la luce appena si intravede, CAMMINIAMO come in pieno giorno. ABBANDONIAMO le opere delle tenebre e RIVESTIAMOCI con l’armatura dei soldati di Cristo. COMPORTIAMOCI ONESTAMENTE COME IN PIENO GIORNO. Sii trasparente nel tuo agire!

3. “ESSERE SVEGLI” significa essere rivestiti del Signore Gesù Cristo, essere armati di luce, ESSERE LUCE comportandosi onestamente. Come dice Paolo NON LASCIAMOCI ANDARE in orge e ubriachezze, lussurie e impurità, litigi e gelosie, ma RIPRENDIAMO IL CAMMINO. Iniziamo un nuovo anno da persone “sveglie”.

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+ Dal Vangelo secondo Matteo - Mt 24,37-44

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».

1. Gesù dice che LA VENUTA DEL FIGLIO DELL’UOMO SARÀ “COME FURONO I GIORNI DI NOÈ”. Anche noi NON riduciamo la nostra vita al puro soddisfacimento dei bisogni e ad appagare gli istinti sociali, il cui nome è interesse, guadagno, vantaggio. ACCOGLIAMO IL FIGLIO DELL’UOMO, OGGI…

2. Per questo ci dice:” VEGLIATE… E STATE PRONTI”. Vegliare è l’esatto contrario di quel” non si accorsero di nulla” … E FURONO TRAVOLTI. Se si veglia, invece, ci si accorge di TUTTO. COLTIVIAMO IL SILENZIO, LA MEDITAZIONE, L’INCONTRO COL SIGNORE, OGGI… Quante volte Gesù passa nella nostra vita e non ce ne accorgiamo!

3. Allora È NECESSARIO CHE CI ACCORGIAMO DI CHI, ACCANTO A NOI, SOFFRE, È EMARGINATO, MALATO, IMMIGRATO; DELLA FAMIGLIA che passa un momento di difficoltà. L’Avvento è il momento in cui IL SIGNORE CI INVITA A COGLIERE IL SUO DELICATO BUSSARE ALLA PORTA DEL NOSTRO CUORE per aprirci ad una vita che ci farà sempre di più uscire da noi stessi…

BUON AVVENTO...

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 VEGLIATE

"Solo chi attende, cioè tende-a, "vive la vita”: siamo vivi perché sempre attendiamo qualcosa, ma proprio quando la raggiungiamo, inizia un'attesa nuova. Ci chiediamo, allora: "che cosa deve dunque accadere?". E ha mai fine questa attesa?". Noi cristiani abbiamo il compito di tenere sveglio il mondo, che rischia di perdere la propria anima. Ma per tenere sveglio il mondo, dobbiamo vivere nella vigilanza, per non mancare l'appuntamento con Dio. BUON INIZIO AVVENTO....

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Inizia l’avvento. L’Avvento ci educa all’attesa: non tutto si può avere subito. L’attesa ci insegna la misura, l’impegno, il limite e l’autocontrollo. Solo attendendo scopriamo il valore delle cose e la speranza di ciò che verrà. Così impariamo che il tempo non è nemico, ma via per incontrare Dio. BUON AVVENTO!

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